Un terremoto politico e mediatico ha colpito Malta: Johann Grech, il discusso Commissario per il Cinema, è al centro di una bufera che potrebbe costargli il posto. Dopo che il Times of Malta
ha rivelato che Grech avrebbe cercato di occultare un commento pungente di Ridley Scott su Malta, il Partito Nazionale (PN) è esploso con una dichiarazione al vetriolo.
“Il nostro Paese ha bisogno di un’industria cinematografica che serva veramente Malta, non l’ego personale del Commissario che dovrebbe guidarla”, ha tuonato Julie Zahra, portavoce per la cultura del PN. “Johann Grech deve dimettersi immediatamente affinché il settore possa finalmente valorizzare il talento locale e sostenere i produttori maltesi nelle loro iniziative.”
Grech, che guadagna ben €12.500 al mese, aveva condiviso con orgoglio un video del regista di Gladiator 2, Ridley Scott, in cui Malta veniva descritta come “un tesoro di architettura”. Ma c’era un problema: il video era stato tagliato ad arte. Nella versione integrale, Scott aveva anche dichiarato: “Non tornerei lì in vacanza”
. Un commento che Grech aveva preferito eliminare, scatenando critiche feroci.
Secondo il PN, questo episodio rappresenta l’apice di una serie di errori e controversie che hanno reso insostenibile la posizione di Grech. “Ridley Scott lo ha umiliato con quei commenti”
, ha dichiarato il PN, sottolineando come il commissario sia finito sotto accusa anche da chi ha maggiormente beneficiato dei rimborsi introdotti sotto la sua gestione.
Non si è fatta attendere la replica del Partito Laburista, che ha ribaltato la situazione puntando il dito contro il leader del PN, Bernard Grech. “Secondo la stessa logica del PN, Bernard Grech dovrebbe dimettersi per aver dichiarato in passato di sentirsi ‘vergognoso di essere maltese’. Chiunque degradi il nostro Paese è condannabile”
, ha affermato il PL.
Ma questa non è la prima volta che Johann Grech si trova al centro delle polemiche. Nel 2023, il Times of Malta aveva scoperto che il suo profilo su IMDB era stato gonfiato in modo sproporzionato, includendo progetti legati a Malta senza un chiaro merito personale. Dopo la denuncia, il profilo è stato drasticamente ridimensionato.
A gennaio, un altro scandalo aveva colpito il Commissario, accusato di aver partecipato come comparsa in un video promozionale per Malta, prodotto da David Walliams. Anche in quel caso, Grech aveva attirato critiche per aver abusato del suo ruolo.
L’ultima goccia è arrivata con Gladiator 2, girato in gran parte a Malta grazie a un generoso schema di rimborsi ideato sotto la supervisione di Grech. Un produttore del film ha descritto il sistema come “il più generoso al mondo”, evidenziando come le produzioni straniere abbiano potuto beneficiare di rimborsi anche per spese non sostenute a Malta. “Abbiamo portato 500 persone a Malta e ottenuto rimborsi per tutte le spese”, ha dichiarato il produttore al magazine Deadline
.
Il PN ha dichiarato di sostenere i rimborsi per il settore cinematografico, ma ha richiesto l’introduzione di limiti chiari per evitare che una singola produzione esaurisca milioni di euro dai fondi pubblici. Inoltre, ha proposto di istituire finanziamenti per coproduzioni, per garantire pari opportunità ai produttori locali rispetto a quelli stranieri.
A destare ulteriore scalpore è stato il silenzio del Ministro della Cultura, Owen Bonnici, politicamente responsabile della Film Commission, che non ha ancora commentato la vicenda.
Foto: Chris Sant Fournier.