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Malta

Vertice OSCE a Malta: tensioni, leader mondiali e decisioni cruciali

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L’isola di Malta si trova oggi al centro dell’attenzione internazionale mentre ospita un evento storico senza precedenti: l’avvio del 31° Consiglio Ministeriale dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE). Mai prima d’ora l’isola aveva accolto una conferenza di questa portata, con la partecipazione di leader mondiali in un momento di fortissime tensioni geopolitiche.

Al centro del dibattito c’è il conflitto che sta lacerando l’Europa: la guerra tra Russia e Ucraina. Con la presenza del ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, del segretario di Stato statunitense Antony Blinken e del ministro degli Esteri ucraino Andriy Sybiha, questo evento rappresenta una rara e controversa opportunità per affrontare i temi più scottanti della scena globale.

Ma la conferenza non è priva di polemiche. La presenza di Lavrov a Malta, la sua prima visita in Europa dall’invasione dell’Ucraina nel 2022, ha già sollevato forti proteste. Polonia ed Estonia hanno apertamente criticato la sua partecipazione, mentre Malta ha preso una decisione clamorosa, revocando il visto alla portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Il governo maltese ha spiegato che Zakharova, soggetta a un divieto di viaggio dell’UE, necessitava di un’esenzione speciale per entrare nel Paese. Tuttavia, “tre Stati membri dell’UE si sono opposti alla concessione di questa esenzione” , ha dichiarato un portavoce del Ministero degli Esteri di Malta. Fonti vicine al governo hanno indicato Lettonia, Lituania ed Estonia come i Paesi che hanno ostacolato il suo ingresso.

Con Ian Borg, ministro degli Esteri di Malta, alla guida del vertice, la nazione celebra il prestigio di una presidenza assegnatale in un periodo storico di straordinaria complessità. “Abbiamo ricevuto questo mandato in un momento cruciale, con uno stato membro dell’OSCE che conduce una guerra di aggressione contro un altro, rappresentando una delle minacce più serie alla sicurezza regionale dalla Seconda Guerra Mondiale” , ha dichiarato Borg, sottolineando l’importanza di questo evento per Malta e per la stabilità internazionale.

L’OSCE, nata nel 1970 come Conferenza sulla Sicurezza e Cooperazione in Europa, è oggi il più grande organismo regionale per la sicurezza al mondo. L’attuale Consiglio Ministeriale, il suo organo decisionale di massimo livello, non solo discuterà le principali sfide per la sicurezza globale ma è anche chiamato ad approvare un nuovo pacchetto di leadership, frutto di difficili negoziati guidati proprio da Malta. Tra le nomine previste, Feridun Sinirlioğlu della Turchia come Segretario Generale e Maria Telalian della Grecia come Direttrice dell’Ufficio per le Istituzioni Democratiche e i Diritti Umani. Altri candidati includono Christophe Kamp dei Paesi Bassi come Alto Commissario per le Minoranze Nazionali e Jan Braathu della Norvegia come Rappresentante per la Libertà dei Media.

Un precedente tentativo di nomina, sempre sotto la guida maltese, era fallito a causa di divergenze tra Grecia e Turchia. Tuttavia, con il consenso raggiunto in questi giorni, Malta spera di chiudere il suo mandato OSCE con un successo diplomatico significativo.

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La conferenza proseguirà fino a domani, attirando l’attenzione di centinaia di delegati e giornalisti internazionali, in un contesto dove ogni decisione potrebbe avere conseguenze globali.

Foto: Matthew Mirabelli

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