Trump Jr. in Groenlandia: il piano segreto per l’Artico torna a far discutere

Donald Trump Jr. sbarca in Groenlandia, e il sogno della famiglia Trump di conquistare la terra artica torna a far discutere! La visita lampo del figlio dell’ex presidente americano ha sollevato una nuova ondata di polemiche, poche settimane dopo che Donald Trump Sr. aveva nuovamente espresso il suo desiderio di annettere l’isola ricca di risorse naturali. Un territorio ambito, sospeso tra indipendenza e interessi internazionali, che si ritrova ora al centro di un dibattito infuocato.

Trump Sr., fedele al suo stile teatrale, ha definito l’isola “un luogo incredibile” e ha promesso ricchezze e prosperità per i suoi abitanti se fosse sotto il controllo degli Stati Uniti. Non solo: ha aggiunto su Truth Social un messaggio che non lascia spazio a dubbi sul suo intento: “La proteggeremo e la custodiremo da un mondo esterno molto crudele. MAKE GREENLAND GREAT AGAIN!”

Nel frattempo, Trump Jr. ha cercato di placare le critiche dichiarando: “Non sono qui per comprare la Groenlandia, sono solo un turista.” Ma queste parole non sono bastate. La premier danese Mette Fredriksen ha risposto con fermezza: “La Groenlandia appartiene ai groenlandesi.” Nonostante ciò, l’ex presidente ha ribadito su Truth Social: “L’isola ha bisogno di sicurezza, forza e PACE! Questo è un affare che deve essere concluso.”

Una terra di ricchezze e ambizioni

La Groenlandia è molto più di una semplice isola ricoperta di ghiaccio: è un gioiello strategico e naturale. Con vasti giacimenti minerari e petroliferi – benché l’esplorazione di petrolio e uranio sia vietata – l’isola occupa una posizione chiave nell’Artico, già sede di una base militare americana. Tuttavia, la visita di Trump Jr., descritta dai media locali come un semplice viaggio turistico senza incontri ufficiali, ha lasciato spazio a sospetti. Ulrik Pram Gad, esperto del Danish Institute for International Studies, ha commentato: “Questo viaggio sembra servire a creare contenuti video, come detto da Trump Jr. stesso. Ma ciò che preoccupa davvero è il modo in cui Trump Sr. parla delle relazioni internazionali, che potrebbero peggiorare se iniziasse a ‘conquistare territori’.”

Un desiderio mai sopito

Donald Trump aveva già manifestato il suo interesse per la Groenlandia nel 2019, durante la sua presidenza, ma il suo tentativo di acquisto fu immediatamente respinto sia dalla Groenlandia che dalla Danimarca. Il primo ministro groenlandese, Mute Egede, ha ribadito recentemente: “La Groenlandia è nostra. Non siamo in vendita e non lo saremo mai. Non dobbiamo perdere la nostra lunga lotta per la libertà.”

Non meno incisiva è stata Aaja Chemnitz, parlamentare groenlandese a Copenaghen, che ha scritto su Facebook: “Incredibile che qualcuno possa essere così ingenuo da credere che la nostra felicità consista nel diventare cittadini americani.” E con sarcasmo ha aggiunto: “Non voglio essere parte dei sogni di conquista di Trump.”

Advertisement

Verso l’indipendenza

Con 57.000 abitanti sparsi su un territorio immenso, la Groenlandia ha ottenuto l’autonomia nel 1979 ma dipende ancora dalla Danimarca per giustizia, difesa e affari esteri. La metà del suo bilancio pubblico è finanziata da sussidi danesi, mentre l’industria della pesca costituisce il pilastro dell’economia locale.

Il premier groenlandese ha dichiarato nel suo discorso di fine anno che l’isola deve “fare un passo avanti” e iniziare a definire autonomamente il proprio futuro, scegliendo partner commerciali e alleati strategici. Nel 2023 è stato presentato al parlamento locale, l’Inatsisartut, un progetto per una nuova costituzione, ma finora il tema non è stato oggetto di un ampio dibattito pubblico. Secondo l’esperto Ulrik Pram Gad, l’indipendenza potrebbe diventare un tema chiave nelle prossime elezioni legislative, che si terranno entro il 6 aprile. “Mi aspetto che si parli molto dei passi formali verso l’indipendenza, della sicurezza del welfare e del futuro economico della Groenlandia,”  ha dichiarato.

Foto: [Archivio Times Of Malta]