Donald Trump scuote nuovamente l’Europa con dichiarazioni esplosive su Panama e Groenlandia, alimentando timori di nuove tensioni internazionali. Francia e Germania sono subito intervenute, lanciando un avvertimento chiaro al presidente eletto degli Stati Uniti, che ha evitato di escludere un’azione militare per prendere il controllo della Groenlandia, il territorio autonomo danese connesso all’Unione Europea.
Il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot ha dichiarato: “Non c’è alcuna possibilità che l’UE permetta ad altre nazioni, chiunque esse siano, di attaccare i suoi confini sovrani.” Parole forti, accompagnate da un invito all’Europa a rafforzarsi: “Siamo un continente forte. Dobbiamo diventarlo ancora di più.”
Da Berlino è arrivata una reazione altrettanto ferma. “Come sempre, il principio fondamentale è che i confini non devono essere modificati con la forza,”
ha affermato il portavoce del governo tedesco, Steffen Hebestreit.
Barrot ha inoltre descritto la Groenlandia come “territorio europeo”, richiamando il legame storico con l’UE, nonostante la sua uscita dall’Unione nel 1985 dopo aver ottenuto l’autonomia. Ma è stata la dichiarazione di Trump, secondo cui gli Stati Uniti avrebbero bisogno della Groenlandia per garantire la propria sicurezza nazionale, a scatenare le reazioni più accese. “Abbiamo bisogno della Groenlandia per scopi di sicurezza nazionale,”
ha dichiarato senza mezzi termini durante una conferenza stampa martedì.
A rendere ancora più delicata la situazione è stata la visita “privata” di Donald Trump Jr. nella Groenlandia ricca di minerali e petrolio, proprio nello stesso giorno. Barrot ha messo in guardia contro una nuova era in cui “la legge del più forte” sembra prendere il sopravvento. “Dobbiamo svegliarci e rafforzarci, militarmente e sul piano competitivo, in un mondo dove prevale la forza,”
ha aggiunto.
Nonostante abbia escluso esplicitamente la possibilità di un’invasione americana, Barrot non ha nascosto le sue preoccupazioni per il clima internazionale. “Siamo di fronte a una forma di imperialismo moderno che si materializza in dichiarazioni come quelle di Trump,” ha osservato la portavoce francese Sophie Primas, aggiungendo che l’Europa deve smettere di essere ingenua e iniziare a proteggersi.
Le dichiarazioni di Trump non si sono limitate alla Groenlandia. Durante la conferenza stampa, il presidente eletto ha definito il confine con il Canada una “linea tracciata artificialmente” e ha persino promesso di ribattezzare il Golfo del Messico come “Golfo d’America.”
Da Berlino, il portavoce del governo ha preferito mantenere un profilo più cauto. “Non voglio commentare né valutare queste dichiarazioni,” ha detto Hebestreit, limitandosi a sottolineare che il governo tedesco “ha preso nota.”
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