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Trump sfida la NATO: più spese per la difesa o rischio rottura?

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Un appello senza precedenti scuote la scena internazionale: Donald Trump chiede che i membri della NATO aumentino le loro spese per la difesa al 5% del PIL, ben oltre il limite attuale del 2%. “Possono permetterselo tutti, ma dovrebbero essere al 5%, non al 2%” , ha dichiarato con forza l’ex presidente degli Stati Uniti, sottolineando che l’Europa contribuisce con una cifra irrisoria rispetto a quella versata dagli USA.

Trump non si è fermato qui, lanciando accuse dirette: “Abbiamo un oceano tra noi, giusto? Perché dobbiamo spendere miliardi e miliardi in più rispetto all’Europa?”  Una domanda che lascia intendere il suo continuo scetticismo verso la NATO, definita più volte “obsoleta”. E non è tutto: l’ex presidente ha minacciato di lasciare l’alleanza, riaprendo così una ferita già nota nei rapporti transatlantici.

Ma c’è un altro bersaglio nelle sue dichiarazioni: Joe Biden. Secondo Trump, l’attuale presidente avrebbe giocato un ruolo chiave nello scatenare l’invasione russa dell’Ucraina. “Da qualche parte lungo il percorso, Biden ha detto che l’Ucraina deve poter entrare nella NATO. Posso capire come questo abbia irritato la Russia”  ha affermato, spostando il peso delle responsabilità su un tema che risale però al 2008, quando sotto l’amministrazione Bush fu concordato il potenziale ingresso di Kyiv nell’alleanza. Un piano che recentemente è stato messo da parte da Stati Uniti e Germania per evitare un’escalation di conflitti con Mosca.

Nel frattempo, anche il Segretario Generale della NATO, Mark Rutte, ha chiesto agli alleati di fare di più, dichiarando che il contributo del 2% non è sufficiente per garantire la sicurezza europea. “Dobbiamo turbo-caricare le nostre spese per la difesa”  ha avvertito, aggiungendo che il continente non è preparato per affrontare una potenziale guerra con la Russia.

Il panorama internazionale si fa ancora più incerto, con Trump che ha promesso di lavorare per un rapido accordo di pace in Ucraina, ma sollevando timori su una possibile riduzione del sostegno militare statunitense a Kyiv. “Questa guerra non sarebbe mai iniziata se fossi stato presidente”  ha garantito, riaccendendo il dibattito sul ruolo guida degli Stati Uniti nella NATO e sull’importanza del loro contributo economico e militare.

Foto: [Archivio Times Of Malta]

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