Una mossa che potrebbe scuotere l’intero panorama dei social media: Meta ha annunciato una decisione clamorosa martedì, mettendo fine al suo programma di fact-checking con terze parti negli Stati Uniti. Un programma che per anni ha rappresentato la barriera contro la disinformazione sembra ora destinato a essere sostituito da una strategia completamente nuova.
“Elimineremo i fact-checker e li sostituiremo con note della comunità simili a quelle di X (precedentemente Twitter), a partire dagli Stati Uniti”
ha dichiarato Mark Zuckerberg, il visionario fondatore e CEO di Meta, in un post sui social media. Parole che lasciano il segno e accendono il dibattito.
Attualmente, Meta collabora con l’agenzia AFP e circa 80 altre organizzazioni in tutto il mondo, lavorando in 26 lingue per verificare le notizie su Facebook, WhatsApp e Instagram. Questo programma di lunga data era stato ideato per arginare la diffusione di fake news e contenuti fuorvianti attraverso le sue piattaforme.
Ma ora, con la fine del programma, cosa succederà alla lotta contro la disinformazione? Questo cambio di rotta rappresenta una nuova era per i social media o un passo indietro nella protezione degli utenti?
Foto: AFP