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Pistole napoleoniche all’asta

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Un membro dello staff mostra la scatola contenente due pistole appartenute all’imperatore Napoleone I durante l’anteprima prima dell’asta, a Parigi il 18 giugno. Foto: Geoffroy Van Der Hasselt/AFP

Due pistole che Napoleone Bonaparte aveva intenzione di usare per uccidersi saranno messe all’asta questo fine settimana e si prevede che raggiungeranno 1,5 milioni di euro, ha dichiarato lunedì la casa d’aste.

Le pistole, riccamente decorate e intarsiate in oro e argento, presentano l’immagine incisa di Napoleone in pieno sfarzo imperiale.

Si dice che siano state quasi utilizzate per porre fine alla vita del sovrano francese nel 1814, quando fu costretto ad abbandonare il potere dopo che le forze straniere avevano sconfitto il suo esercito e occupato Parigi.

“Dopo la sconfitta della campagna francese, era totalmente depresso e voleva suicidarsi con queste armi, ma il suo gran scudiero rimosse la polvere”, ha dichiarato all’AFP il banditore Jean-Pierre Osenat.

Napoleone invece si avvelenò, ma vomitò e sopravvisse, e in seguito regalò le pistole al suo scudiero per ringraziarlo della sua fedeltà, ha aggiunto Osenat.

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Si prevede che l’asta di domenica a Fontainebleau, a sud di Parigi, possa aggiudicarsi 1,2-1,5 milioni di euro (1,3-1,6 milioni di dollari).

I cimeli dell’imperatore sono estremamente ricercati dai collezionisti.

Il suo famoso cappello a gallo nero con rifiniture blu, bianche e rosse è stato venduto a novembre per 1,9 milioni di euro.

Dopo l’abdicazione, Napoleone andò in esilio all’isola d’Elba, al largo delle coste italiane.

Presto si sarebbe stancato e avrebbe fatto un drammatico ritorno in Francia, solo per chiudere definitivamente la sua carriera quando fu sconfitto dagli inglesi nella battaglia di Waterloo nel 1815, morendo in esilio sull’isola di Sant’Elena sei anni dopo.

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