Il tribunale della regione di Krasnodar. Foto: Shutterstock
Due donne riprese mentre si baciavano in un ristorante in Russia sono state multate di oltre 500 euro ciascuna per aver promosso “relazioni non tradizionali”, come ha dichiarato martedì un tribunale russo.
Le due donne, di 24 e 19 anni, si sono scambiate gli anelli e poi si sono baciate nel video, che sembrava mostrare una finta proposta di matrimonio in un ristorante della città meridionale di Krasnodar.
La Russia ha vietato la cosiddetta “propaganda LGBT” più di dieci anni fa e ha progressivamente inasprito le sue leggi per vietare qualsiasi rappresentazione di quelle che le autorità chiamano relazioni “non tradizionali” in pubblico o nei media.
“Nel febbraio 2024, le ragazze hanno postato un videoclip con comportamenti indecenti in un luogo pubblico… La polizia ha accertato la loro identità”, ha dichiarato il servizio giudiziario della regione di Krasnodar.
Il tribunale ha dichiarato che il video era “scandaloso” e che entrambe sono state accusate di promuovere “relazioni sessuali non tradizionali”.
“Il tribunale ha deciso di dichiararli entrambi colpevoli di aver commesso un reato amministrativo e ha imposto una sanzione sotto forma di multa amministrativa di 50.000 rubli (505 euro) ciascuno”, ha aggiunto.
L’importo è leggermente inferiore al salario mensile medio della regione.
Un filmato ottenuto dall’agenzia di stampa statale RIA ha mostrato i due che si scusavano in seguito in una stazione di polizia.
“Mi scuso con coloro che pensano che siamo naturalmente pro-LGBT. Siamo contrari a questo argomento. Sappiamo tutti quali leggi abbiamo e non ci aspettavamo che questo accadesse”, ha detto una delle donne, con il volto offuscato.
Quando una figura fuori campo le ha chiesto perché avessero registrato il video, ha risposto che si trattava di “hype” per i loro abbonati sui social media.
Il Cremlino ha ulteriormente intensificato la retorica conservatrice da quando ha lanciato l’assalto militare all’Ucraina, presentando il conflitto come una battaglia contro l’Occidente e i suoi valori.
A novembre, la Corte Suprema russa ha etichettato il “movimento LGBT internazionale” come estremista, rendendo perseguibile chiunque si impegni nell’attivismo pro-LGBTQ o condivida simboli LGBTQ.