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La Cina si riserva il diritto di intentare una causa presso l’OMC per i dazi sulle auto dell’UE

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L’Unione Europea ha avvertito mercoledì che dal prossimo mese applicherà tariffe aggiuntive fino al 38% sulle importazioni di auto elettriche cinesi. Foto: Shutterstock

La Cina ha dichiarato giovedì che “si riserva il diritto” di intentare una causa presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio per i nuovi dazi previsti dall’UE sulle importazioni dei suoi veicoli elettrici.

“La Cina si riserva il diritto di intentare una causa presso l’OMC e di adottare tutte le misure necessarie per difendere con determinazione i diritti e gli interessi delle aziende cinesi”, ha dichiarato He Yadong, portavoce del ministero del Commercio di Pechino, durante un briefing.

Mercoledì l’Unione Europea ha avvertito che dal mese prossimo applicherà tariffe aggiuntive fino al 38% sulle importazioni di auto elettriche cinesi, dopo un’indagine antisovvenzioni – una mossa che rischia di scatenare un’aspra guerra commerciale.

La Commissione europea ha proposto un aumento provvisorio delle tariffe sui produttori cinesi: 17.4 per cento per la principale BYD, 20 per cento per Geely e 38,1 per cento per SAIC.

L’UE ha dichiarato che l’importo dipende dal livello di sussidi statali ricevuti dalle aziende.

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Giovedì Pechino ha condannato la mossa in quanto priva di “basi legali e fattuali”.

“Questa azione non solo danneggia i diritti e gli interessi legali dell’industria cinese dei veicoli elettrici… ma distorce anche la produzione di auto e le catene di fornitura in tutto il mondo, compresa l’Unione Europea”, ha dichiarato.

“Le azioni della parte europea sono sospettate di violare le regole dell’OMC e sono un comportamento protezionistico puro”, ha aggiunto.

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