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Harris mette in dubbio Trump: “esausto, può davvero reggere?”

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Kamala Harris sfida apertamente Donald Trump, lanciando un’accusa che scuote la corsa alla Casa Bianca: Trump sarebbe “esausto” e incapace di affrontare l’enorme pressione della campagna elettorale. Mentre il candidato più anziano mai presentato da un grande partito si ritrova sotto i riflettori, Harris non perde occasione per colpire duro, mettendo in dubbio la sua resistenza fisica e mentale.

Trump, 78 anni, ha annullato diverse interviste con giganti dei media come NBC, CNBC e CBS, mentre continua a comparire solo su reti televisive amiche. Ma non è tutto: ha anche evitato un secondo dibattito con Harris, dopo essere stato letteralmente messo al tappeto nel primo confronto. Un retroscena clamoroso svelato da un sito web ha rivelato che un collaboratore di Trump avrebbe confidato che l’ex presidente si sentiva “esausto” e per questo motivo stava evitando alcune apparizioni pubbliche. Naturalmente, il team di Trump ha smentito con forza, definendo questa affermazione “distaccata dalla realtà “.

Ma Harris, che festeggerà i suoi 60 anni questo fine settimana, non molla la presa. Ha infatti infiammato il pubblico durante una serie di incontri nello Stato chiave del Michigan, affermando: “Se sei esausto durante la campagna, si pongono serie domande sulla tua idoneità per il lavoro più difficile al mondo” . Una stoccata che mira a mettere in discussione la capacità di Trump di governare per altri quattro anni.

Nonostante Trump continui a partecipare a numerose apparizioni mediatiche, queste sono spesso limitate a reti che lo trattano con i guanti di velluto. Tuttavia, non è rimasto in silenzio di fronte agli attacchi di Harris. Visibilmente infuriato, ha dichiarato ai giornalisti di non aver annullato nulla e ha etichettato la sua rivale democratica come una “perdente” aggiungendo che “non ha neanche l’energia di un coniglio “.

Duello di comizi: Michigan campo di battaglia!

Trump non si è fermato qui. Durante un infuocato comizio a Auburn Hills, vicino alla capitale dell’industria automobilistica Detroit, ha ribadito la sua promessa di imporre dazi su tutte le importazioni statunitensi. “Ci sono tante parole bellissime come amore. Ma credo che sia ancora più bella la parola dazio,” ha dichiarato con enfasi.

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Nel frattempo, Harris arringava la folla a Oakland County, mettendo in guardia i cittadini del Michigan: “Donald Trump sta facendo le stesse promesse vuote che ha fatto prima, sperando che dimentichiate come vi ha tradito l’ultima volta.”  Con sondaggi che li vedono testa a testa, la battaglia per il Michigan è più incandescente che mai.

Sebbene Trump abbia sorpreso molti analisti con una strategia che alterna visite negli Stati in bilico a comizi in aree che non può sperare di vincere, Harris ha intensificato la sua campagna nei punti più cruciali. Venerdì mattina, Trump era nella sua comfort zone, partecipando a un’intervista su Fox News prima di volare nuovamente in Michigan per un altro round contro la sua avversaria.

Il voto anticipato si infiamma!

Mentre il giorno delle elezioni si avvicina a grandi passi, entrambi i candidati stanno dedicando ogni singolo minuto agli Stati cruciali, dove il voto anticipato è già in corso. Harris, in particolare, sta raccogliendo segnali incoraggianti con la sua campagna per far votare i suoi sostenitori il prima possibile, cercando di bilanciare l’abituale vantaggio repubblicano nel giorno delle elezioni. Fino a venerdì sera, erano già stati espressi quasi 12 milioni di voti, di cui circa un terzo provenienti dai sette Stati chiave che decideranno la corsa presidenziale, secondo i dati tracciati dal Florida Election Lab dell’Università della Florida.

La Georgia sta infrangendo record di partecipazione anticipata, mentre la Carolina del Nord ha segnalato che il primo giorno di voto ha superato i numeri del 2020, quando la pandemia aveva alimentato un’ondata di voti anticipati. Laddove erano disponibili i dati sui partiti, circa la metà dei votanti registrati risultava affiliata ai Democratici, mentre i Repubblicani – che per anni hanno sollevato dubbi sul voto per corrispondenza – rappresentavano circa un terzo.

Israele, Gaza e la sfida interna di Harris

Mentre Harris cerca di mantenere l’equilibrio, sostenendo il presidente Joe Biden nel suo appoggio incondizionato a Israele, deve affrontare la crescente frustrazione degli elettori musulmani e arabo-americani, particolarmente in Michigan, che esprimono rabbia e dolore per l’alto numero di vittime a Gaza.

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L’uccisione del leader di Hamas Yahya Sinwar ha offerto a Harris un barlume di speranza per un cessate il fuoco a Gaza, ma Israele ha prontamente dichiarato che la morte di Sinwar non rappresenta la fine dell’operazione militare avviata in risposta all’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023.

Trump, dal canto suo, ha colto l’occasione per esprimere la sua opinione sulla questione durante un incontro con i giornalisti a Detroit, affermando che l’uccisione di Sinwar ha aumentato le possibilità di una soluzione pacifica per il conflitto a Gaza, mentre ha ammonito Biden a non interferire con le azioni di Israele.

Foto: AFP

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