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Malta

Uomo confessa l’aggressione di aprile del tassista a Naxxar e viene incarcerato

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Un uomo che ha ammesso di aver aggredito e rapinato un tassista a Naxxar poco più di quattro mesi fa è stato condannato mercoledì a 18 mesi di carcere effettivo.

Ahmed Lazoumi, un libico di 29 anni residente a Birkirkara, è stato individuato come terzo sospettato dopo il rinvio a giudizio a maggio dei suoi due presunti complici. L’aggressione e la rapina sono avvenute il 16 aprile.

I presunti complici, Damiano Alfio Ranissi Torrisi e Damiano Ranissi Torrisi, si erano dichiarati non colpevoli e il procedimento a loro carico è ancora in corso. Sono stati messi in custodia cautelare.

Il tribunale ha appreso che il pomeriggio del 16 aprile il tassista ha chiamato un cliente italiano in Triq il-Markiz Giuseppe Scicluna, a Naxxar.

Non appena il passeggero è salito sul veicolo, un’altra persona è comparsa all’improvviso e l’autista è stato aggredito con un martello e derubato dei contanti e del cellulare dai due aggressori che sono poi fuggiti con il veicolo della vittima.

L’auto è stata ritrovata abbandonata a poca distanza dal luogo in cui è avvenuta la rapina.

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I filmati delle telecamere a circuito chiuso hanno portato all’identificazione di uno dei ladri e della conducente di un veicolo per la fuga che ha raccolto i due aggressori dopo che avevano abbandonato il taxi della vittima.

Le indagini sono proseguite dopo il rinvio a giudizio di Maria Pia Zammit e Lazoumi è stato successivamente rinviato a giudizio e accusato di furto aggravato e di aver trattenuto illegalmente il tassista contro la sua volontà.

L’uomo ha fatto un’ammissione che ha confermato dopo aver avuto il tempo di ripensarci.

Il magistrato Astrid May Grima lo ha condannato a una pena detentiva effettiva di 18 mesi e ha raccomandato al direttore delle carceri di fornirgli assistenza medica e psicologica per superare il suo problema di droga.

L’ispettore Stephen Gulia ha svolto il ruolo di pubblico ministero.

L’avvocato Noel Bianco era il difensore.

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