Una precedente feature illustrata si è concentrata sul servizio ferroviario di breve durata a Malta, che ha terminato le operazioni nel 1931. Tuttavia, alcune strutture permanenti sono sopravvissute al fallimento della compagnia che gestiva le ferrovie.
Non molto tempo fa, mi sono imbattuto in un album incompleto di oltre 50 fotografie scattate nel 1967 che documentavano meticolosamente un certo numero di reliquie strutturali dell’era ferroviaria. Il fotografo, chiaramente esperto e appassionato di treni, non ha registrato il suo nome.
Ringrazio qualsiasi lettore che mi aiuti a identificare l’artista della fotocamera.
La maggior parte delle immagini nella presente feature proviene da questa collezione monografica.
Costruire una ferrovia da zero ha comportato un considerevole investimento architettonico e ingegneristico, parte del quale aspirava alla permanenza. Le azioni nemiche hanno danneggiato il terminal di Valletta, eventualmente demolito per far posto a uno dei primi progetti Kingsgate e oggi incluso nell’impronta dell’edificio parlamentare di Piano. Ma tunnel, argini, ponti, tagli e stazioni sopravvivono ancora oggi in vari gradi di degrado.
“Alcune strutture ferroviarie hanno acquisito nuove vite e identità”
I binari originali in metallo su traversine di legno sono, per quanto ne so, scomparsi quasi interamente. Così come tutte le locomotive a carbone.
Alcune strutture ferroviarie hanno acquisito nuove vite e identità, come la stazione del Museo di Mtarfa, ora trasformata in un ristorante, che si fa pubblicità attraverso finestre rosso brillante e carte promozionali nostalgiche.
Grandi vasi di fiori in pietra sono stati appositamente scolpiti e monogrammati per le stazioni ferroviarie. Un sopravvissuto nel 1967.
Altri resti dell’era ferroviaria rimangono ma meno appariscenti, come i grandi abbeveratoi in pietra con monogrammi identificativi commissionati per abbellire le stazioni, le bacheche per gli orari e le rotte, persino un vagone ferroviario declassato a servire come biglietteria.
Altri, più effimeri – uniformi aziendali, dispositivi di segnalazione, biglietti, manifesti pubblicitari, segnali di stop – sopravvivono ora come oggetti da collezione ricercati.
Due musei ferroviari arricchiscono Malta, uno ad Attard e un altro a Birkirkara.
Una cartolina promozionale che mostra il Motore N. 8 emessa dal Ristorante Stazzjon, stazione del museo, Mtarfa.