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Malta

mossa a sorpresa della MTA: il sindaco di Mellieħa escluso dalle decisioni

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Il sindaco di Mellieħa, Gabriel Micallef, è rimasto letteralmente sbalordito dalla recente mossa della Malta Tourism Authority (MTA), che ha presentato una domanda per espandere l’area destinata ai tavoli e alle sedie nella piazza parrocchiale del paese.

Sì, hai capito bene. Senza alcun preavviso o consultazione con il comune, è stata avanzata una richiesta per occupare ancora più spazio di fronte alla storica chiesa parrocchiale di Mellieħa. “Come è possibile che accada una cosa simile senza coinvolgerci?”  sembra chiedersi Micallef, che denuncia apertamente l’assenza di dialogo.

Un portavoce della MTA ha cercato di gettare acqua sul fuoco, spiegando che la richiesta rientra nel grande master plan  della piazza parrocchiale, un progetto ambizioso lanciato all’inizio dell’anno.

“Questo tipo di domanda stabilisce dei limiti per eventuali future proposte riguardanti tavoli e sedie,” ha dichiarato il portavoce, cercando di placare le acque. “Assicura che i futuri operatori non possano superare i parametri stabiliti dal piano. Se approvata, la domanda annullerà anche i permessi esistenti nella zona.”

Tuttavia, dietro queste parole apparentemente rassicuranti si cela un processo iniziato addirittura a febbraio, che avrebbe dovuto regolamentare l’uso degli spazi pubblici nella piazza di Mellieħa, trovando un equilibrio tra gli interessi commerciali e quelli della comunità. Ma c’è un dettaglio che non passa inosservato: il primo incontro tra il comune e la MTA? È avvenuto solo a fine agosto, ben sei mesi dopo l’inizio del processo!

Il sindaco, ancora più sorpreso, racconta di essere stato all’estero quando è venuto a conoscenza del permesso tramite alcune foto inviategli da terzi. “Sono rimasto colto di sorpresa, non ricordo alcuna consultazione su questo argomento,” confessa, rendendo evidente la sua perplessità.

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Nessuna consultazione pubblica? Il sindaco insorge

Micallef ha espresso forte preoccupazione per la totale mancanza di consultazione pubblica. In un post infuocato sui social media, successivo alla riunione di agosto con il ministro del turismo, i funzionari della MTA e gli architetti coinvolti, il sindaco ha spiegato che, nonostante il piano fosse stato illustrato, la richiesta del comune di organizzare una consultazione pubblica formale è stata categoricamente rifiutata.

La risposta della MTA non si è fatta attendere, dichiarando che tutte le parti interessate erano state informate per tempo, anche se non è mai stato confermato ufficialmente che una vera consultazione abbia effettivamente avuto luogo.

“Questa era una delle ultime azioni amministrative necessarie per stabilire i parametri delle aree di parcheggio e per limitare le linee guida per le proposte attuali e future riguardanti tavoli e sedie,” ha aggiunto il portavoce della MTA, come per voler chiudere la questione. “Gli elementi del piano non riflettono necessariamente le idee originarie della MTA, poiché sono stati adattati per rispecchiare le realtà locali e le praticità del caso. Inoltre, la domanda prevede il massimo esercizio di consultazione possibile, in cui chiunque, non solo i residenti di Mellieħa, può inviare commenti,”  ha concluso.

Il timore di un impatto devastante sulla comunità

Nonostante le rassicurazioni, il sindaco Micallef non nasconde le sue preoccupazioni per il futuro del paese e il possibile impatto devastante sulla comunità.

“Non possiamo andare avanti senza consultare la gente,” afferma con decisione, richiamando alla mente il caso di Victoria, a Gozo, dove un’espansione commerciale sfrenata ha trasformato gli spazi pubblici, nonostante la presenza di un piano generale. “Dobbiamo assicurarci di procedere in modo equilibrato; non vogliamo affrontare gli stessi problemi di Gozo,”  avverte il sindaco, con un tono che sembra quasi un grido d’allarme.

Per cercare di fare luce sulla questione e rappresentare le voci dei residenti, Micallef ha promesso che il comune condurrà una propria indagine. “Alla fine dei conti, sono loro che ci hanno eletto,”  ha dichiarato, ribadendo la necessità di ascoltare i cittadini prima di ogni altra cosa.

La lotta contro i tavoli e le sedie: una battaglia accesa

La questione dei tavoli e delle sedie ha infuocato il dibattito a Mellieħa già nei mesi scorsi. Ad aprile, un gruppo di residenti e attivisti ha inscenato una protesta nella piazza Misraħ iż-Żjara tal-Papa, occupando i tavoli e le sedie di un ristorante, che, a loro dire, stava utilizzando illegalmente lo spazio pubblico senza autorizzazione.

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In un gesto eclatante, hanno voluto lanciare un segnale forte e chiaro contro l’occupazione indiscriminata degli spazi pubblici da parte dei locali, che, secondo loro, “soffocano strade, marciapiedi e piazze”, accusando le “autorità inutili”  di chiudere un occhio su abusi sempre più dilaganti.

I manifestanti hanno ribadito che gli spazi pubblici appartengono alla comunità e che è loro diritto reclamarli, senza compromessi.

Foto: Matthew Mirabelli

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