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Malta

malta in bilico: bruxelles spinge per un nuovo commissario europeo

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Un terremoto politico scuote Malta! Ursula von der Leyen, la presidente della Commissione Europea, ha lanciato un messaggio chiaro e inequivocabile: Malta deve cambiare il suo candidato per il ruolo di Commissario Europeo. Dietro questa richiesta c’è molto più di quanto sembri: la volontà di von der Leyen di avere una Commissione più equilibrata dal punto di vista di genere e il timore che Glenn Micallef, l’uomo scelto da Robert Abela, non sia all’altezza.

Glenn Micallef, che ha lasciato il suo incarico come capo della segreteria del primo ministro lo scorso maggio, è stato proposto per la prestigiosa posizione a Bruxelles appena un mese fa. Tuttavia, von der Leyen non ha perso tempo e ha fatto pressione sul governo maltese per sostituirlo con una donna, sottolineando l’importanza di una Commissione più bilanciata.

Ciò che rende la situazione ancora più incandescente è il fatto che Micallef, secondo alcune fonti, è visto come uno dei candidati meno esperti tra quelli proposti dagli Stati membri. In particolare, von der Leyen ha suggerito di mantenere l’attuale Commissaria, Helena Dalli, per un secondo mandato, un’idea che il governo maltese sembra tutt’altro che entusiasta di accogliere.

Si dice inoltre che la presidente abbia fatto richieste simili ad almeno altri due Stati membri, chiedendo di sostituire i loro candidati maschili con donne. Una mossa audace che evidenzia la determinazione di von der Leyen a plasmare una Commissione a sua immagine.

_Mentre l’Ufficio del Primo Ministro ha preferito non commentare, Micallef ha mantenuto un basso profilo, dichiarando solamente: “Il processo di nomina dei commissari è in corso e, come previsto, si stanno tenendo colloqui con gli Stati membri.” E aggiunge, con tono diplomatico: “Un continuo impegno costruttivo con la presidente eletta della Commissione Europea è essenziale per contribuire a realizzare le priorità del prossimo mandato.”

Robert Abela, con la sua decisione di nominare Micallef, ha scelto di rompere con la tradizione maltese di proporre politici di lungo corso per il ruolo di commissario. Tuttavia, la giovane età di Micallef, 34 anni, e la sua vasta esperienza in politiche europee sembrano non bastare per placare i dubbi di Bruxelles. La mancanza di esperienza politica e il limitato peso di Malta all’interno dell’UE complicano ulteriormente le cose.

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Von der Leyen ha promesso una Commissione più equilibrata e ha chiesto agli Stati membri di presentare due candidati, un uomo e una donna, ma molti paesi hanno ignorato la richiesta. Su 21 candidati presentati finora, ben 16 sono uomini. Sebbene il termine per la presentazione dei candidati scada venerdì, von der Leyen ha ancora circa una settimana per negoziare con gli Stati membri, come sta facendo con Malta, promettendo portafogli più pesanti a chi accetta di cambiare candidato e viceversa.

La situazione di Malta è resa ancora più complicata dalla recente vicenda che ha coinvolto Chris Fearne, l’ex vice primo ministro, che era stato originariamente nominato per il ruolo, ma il suo coinvolgimento in uno scandalo sugli ospedali ha portato a un cambio di piani. La nomina di Micallef ha sollevato non poche perplessità, anche all’interno del Partito Laburista, con alcuni membri del governo che temono che gli eurodeputati possano focalizzarsi sulla sua inesperienza.

_La controversia su Helena Dalli, l’attuale Commissaria per l’Uguaglianza, è altrettanto intensa. Sebbene abbia avuto un mandato piuttosto discreto a Bruxelles, la possibilità di un secondo incarico con un portafoglio più influente è oggetto di discussione. Un diplomatico anonimo ha affermato che “Von der Leyen probabilmente ci sta promettendo un portafoglio migliore se accettiamo di rinominarla.” Tuttavia, la decisione non è semplice: “Il governo deve decidere: sostenere il nostro candidato e sembrare forte, ma ottenere un portafoglio debole, oppure cambiare candidato, sembrare deboli ma ottenere un ruolo più rilevante.”

Un altro diplomatico ha espresso un parere ancora più critico, affermando che “Dalli ha avuto un portafoglio borderline inutile. È facile da controllare per von der Leyen. Averla per un secondo mandato significherebbe solo rendere Malta effettivamente irrilevante all’interno della Commissione.” Se Dalli dovesse essere messa da parte, le fonti governative suggeriscono che due candidate femminili potrebbero prendere il suo posto: la ministra dell’Ambiente ed ex europarlamentare Miriam Dalli, o la Rappresentante Permanente di Malta presso l’UE, Marlene Bonnici. Entrambe hanno un background solido e una forte presenza a Bruxelles.

Il processo di nomina dei commissari coinvolge diverse istituzioni dell’UE, oltre agli Stati membri. Secondo l’Articolo 17 del Trattato sull’Unione Europea, l’elenco dei futuri commissari deve essere stilato “sulla base delle proposte degli Stati membri”. L’elenco viene poi presentato dal Consiglio dei Ministri, in accordo con il presidente della Commissione. Successivamente, i commissari vengono sottoposti a un’udienza al Parlamento Europeo, che vota il collegio dei commissari come gruppo. Se approvato, il Consiglio Europeo nomina formalmente la Commissione.

Foto: Chris Sant Fournier

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