La Corte d’appello penale ha deciso di concedere a Reuben Boyce una seconda possibilità in seguito alla raccomandazione di un funzionario di sorveglianza. Foto del file: Matteo Mirabelli
Un uomo che ha aggredito un agente di polizia si è visto sospendere una pena detentiva effettiva di sei mesi in appello, dopo che la corte ha deciso di dargli un’altra possibilità in seguito alla raccomandazione di un agente di sorveglianza.
Reuben Boyce, 51 anni, di Żurrieq, era stato condannato a sei mesi di carcere dopo essere stato condannato per aver preso a pugni un agente in un bar di Safi intorno alle 3 del mattino del 25 agosto 2018.
È stato condannato per aver minacciato, aggredito e leggermente ferito l’agente e per aver disobbedito agli ordini della polizia.
La corte ha sentito che Boyce ha dato un pugno in faccia all’agente quando la polizia ha cercato di sedare una rissa. La discussione si è sviluppata quando la polizia ha ordinato al bar di spegnere la musica. Boyce ha fatto cadere gli occhiali e il cappello del poliziotto durante l’aggressione.
La discussione si è sviluppata quando la polizia ha ordinato al bar di spegnere la musica
È emerso inoltre che l’uomo è stato sentito dire che nessuno avrebbe toccato gli abitanti del villaggio e ha iniziato a mordersi le mani e a diventare aggressivo. Oltre alla pena detentiva, il primo tribunale aveva inflitto a Boyce una multa di 4.000 euro.
Nel suo appello, Boyce ha lamentato, tra l’altro, che l’accusa non ha portato a testimoniare testimoni civili, ma solo agenti di polizia. Ha inoltre sostenuto che questo è stato l’unico incidente in cui è stato coinvolto e che non era sua intenzione ferire l’agente.
Il giudice Neville Camilleri, che presiede la Corte d’appello penale, ha ordinato un’indagine sociale che ha rilevato l’assenza di problemi di salute mentale o di dipendenza da droghe o alcol.
Inoltre, due esami delle urine effettuati durante la compilazione della relazione sono risultati negativi alla presenza di sostanze illecite.
Il giudice Camilleri ha sottolineato che nessuno ha il diritto di picchiare o prendere a pugni la polizia, che sta facendo il suo dovere, ma ha deciso di dare a Boyce un’altra possibilità. Ha sospeso la pena detentiva per due anni, mettendolo in guardia dal commettere altri reati in questo periodo.
Gli avvocati Franco Debono e Marion Camilleri erano i difensori.