Il Partito Nazionalista (PN) ha lanciato un appello dirompente: le emittenti televisive devono fare di più per le persone sorde! La richiesta è chiara: ogni trasmissione, laddove possibile, deve includere sottotitoli precisi e ben leggibili. È una questione di diritti, di dignità, di inclusione.
Ma non finisce qui. Domenica, il PN ha rivolto un’ulteriore accusa al governo, esortandolo a semplificare il processo per chiunque voglia imparare la lingua dei segni e a investire finalmente in tecnologie come gli apparecchi acustici. Come possiamo permettere che una parte della popolazione venga messa da parte, esclusa dal dibattito pubblico e dai servizi essenziali?
In una dichiarazione esplosiva rilasciata proprio alla fine della settimana che celebra la Giornata Internazionale delle Persone Sorde, il PN ha fatto sentire forte la propria voce, chiedendo un’azione immediata e tangibile per migliorare la qualità della vita delle persone con problemi di udito.
“Sign Up for Sign Language Rights”, ha dichiarato Graziella Galea, ministro ombra per l’Inclusione e il Volontariato, “è il tema di quest’anno per la Giornata Internazionale delle Persone Sorde, e mira a far sì che chi ha problemi di udito possa partecipare attivamente a tutte le sfere della vita quotidiana”
. Un messaggio chiaro, un invito ad abbattere le barriere.
Secondo Galea, la lingua dei segni rappresenta la chiave per una comunicazione più semplice ed efficace per i sordi, sia in ambito familiare che lavorativo. “Attraverso la lingua dei segni, le persone sorde possono comunicare meglio con i loro cari, gli insegnanti e sul posto di lavoro, prendendo parte più attivamente alla vita di ogni giorno”
, ha detto con fermezza.
E la questione diventa ancora più urgente quando si parla di educazione. Il PN è ben consapevole di quanto la formazione precoce possa trasformare la vita di queste persone. Per questo, Galea ha lanciato un monito al governo: è essenziale fornire la giusta preparazione a coloro che desiderano insegnare la lingua dei segni. Non ha mancato di ringraziare le associazioni volontarie, come l’Associazione per le Persone Sorde, che lavorano instancabilmente per supportare questa comunità.
“L’obiettivo del PN va ben oltre la sensibilizzazione”, ha dichiarato, “vogliamo promuovere una vera e propria rivoluzione dei servizi e delle risorse destinate alle persone con problemi di udito. Queste persone devono poter accedere a tutte le opportunità educative e lavorative, senza sentirsi mai escluse. È un nostro dovere garantire loro gli stessi diritti e le stesse possibilità di chiunque altro. Solo così potremo costruire una società più inclusiva, una società che non lascia indietro nessuno”
.
E l’inclusione, ha ribadito con forza Galea, non è solo un obiettivo: deve essere una priorità assoluta per il governo. “L’inclusione deve essere al centro dell’agenda nazionale. Ogni passo che facciamo per abbattere le barriere che le persone sorde affrontano è un passo verso una società più equa e giusta”
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