Il ministro della caccia e della cattura, Clint Camilleri, si è presentato personalmente a Lussemburgo per affrontare una sentenza che potrebbe scuotere il governo e gli appassionati della caccia. La Corte dell’Unione Europea ha dichiarato che la controversa pratica della cattura dei fringuelli per “scopi di ricerca” non è conforme alla legge. Ma attenzione: secondo il ministro Camilleri, questa decisione sarebbe basata solo su “violazioni minori” della direttiva europea. Una sentenza che lascia ancora spazio a una svolta inaspettata!
“La corte non ha affermato che fosse contraria al principio della deroga per la ricerca”, ha puntualizzato Camilleri con forza, “ma solo che la legislazione di Malta che consente la cattura dei fringuelli necessitava di più dettagli sul perché e come la ricerca viene condotta.”
Insomma, non si tratterebbe di un colpo di grazia per i cacciatori, ma solo di un “aggiustamento tecnico”.
Tuttavia, la realtà dei fatti è che la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha decretato che Malta non può continuare con la sua pratica di cattura, poiché non esiste un autentico scopo di ricerca. Una sentenza che segna una vittoria per la Commissione Europea, che aveva portato Malta in tribunale proprio su questo tema.
E Camilleri? Non sembra scoraggiato. Al Times of Malta ha confidato che molti degli argomenti della Commissione, come l’uso del termine “scienza cittadina”, l’impiego di reti a scatto, esche vive ed elettroniche, e persino la mancanza di controlli, non sono nemmeno stati menzionati nel giudizio della corte. E qui entra in gioco un altro dettaglio fondamentale: secondo il ministro, il problema sarebbe stato solo una carenza di spiegazioni nei documenti legali maltesi. “Gli avvisi legali maltesi solitamente non spiegano il contesto dietro la legge. D’altro canto, la legislazione europea contiene molti più dettagli”
, ha spiegato.
Ma allora cosa farà il governo adesso? Camilleri ha assicurato che l’attuale legislazione su come viene effettuata la cattura dei fringuelli è stata giudicata “chiara e precisa” dalla stessa corte. Un punto a favore, dunque. E per quanto riguarda il futuro? “Nei prossimi giorni, studieremo il giudizio nel dettaglio e decideremo come procedere in Consiglio dei Ministri”
, ha dichiarato il ministro, lasciando intravedere una possibile via d’uscita.
Foto: Clint Camilleri/Natalino Fenech.