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Malta

Concessa la libertà su cauzione al gestore del ristorante di La Valletta accusato di aggressione

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Al gestore di un ristorante, presumibilmente coinvolto in una rissa all’esterno di un bar di La Valletta sabato sera, è stata concessa la libertà su cauzione lunedì, mentre la sua presunta vittima è ancora ricoverata in ospedale.

L’incidente è avvenuto intorno alle 23.00 quando un alterco verbale sarebbe degenerato in una rissa fisica tra Alan Calleja, un 34enne residente a Mġarr, e un dipendente che lavorava in un esercizio commerciale vicino.

La polizia di La Valletta è stata allertata per il trambusto all’esterno del bar di Merchants’ Street.

Attraverso i filmati delle telecamere a circuito chiuso, gli investigatori hanno identificato e rintracciato Calleja come il sospettato che avrebbe portato l’altro uomo in ospedale, riportando diverse fratture alle gambe.

L’uomo ferito è stato trasportato in ambulanza all’ospedale Mater Dei e nel frattempo è stato sottoposto a un intervento chirurgico, hanno dichiarato lunedì gli ispettori dell’accusa Daryl Borg e Kevin Pulis alla corte.

Nel frattempo, Calleja è stato accompagnato in tribunale in stato di arresto, dichiarandosi non colpevole dell’accusa di aver presumibilmente causato gravi lesioni fisiche alla vittima.

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I due uomini si conoscevano apparentemente da anni, ha sottolineato l’accusa spiegando le proprie obiezioni alla richiesta di libertà provvisoria avanzata dalla difesa.

Diversi civili avevano assistito all’incidente e dovevano ancora testimoniare, ha sostenuto Borg.

Inoltre, il luogo di lavoro dell’imputato era proprio dietro l’angolo del negozio in cui lavorava la presunta vittima.

All’uomo ferito manca ancora una settimana per essere dimesso dall’ospedale.

L’avvocato della difesa Franco Debono ha ribattuto che si è trattato di un episodio sfortunato, apparentemente scatenato da un litigio verbale che è sfociato in una colluttazione fisica.

L’imputato ha inoltre invocato la legittima difesa e ha spiegato di essere caduto sulla presunta vittima.

Calleja è un uomo sposato e padre di due figli con una fedina penale pulita, ha proseguito il suo avvocato, aggiungendo che l’accusato aveva un lavoro fisso che comportava anche un certo grado di responsabilità.

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Avrebbe obbedito a qualsiasi ordine del tribunale e, se necessario, si sarebbe tenuto lontano dal lavoro fino alla testimonianza della vittima.

Nella rissa non è stata usata alcuna arma, ha aggiunto Debono.

Dopo aver ascoltato le argomentazioni, la corte, presieduta dal magistrato Elaine Mercieca, ha accolto la richiesta concedendo la libertà su cauzione alla stretta condizione di non avvicinarsi a nessuno dei testimoni dell’accusa.

L’imputato doveva firmare ogni giorno il libretto della cauzione, non uscire di casa tra le 23 e le 6 del mattino e non recarsi a La Valletta per nessun motivo.

Le altre condizioni per la cauzione comprendevano un deposito di 5.000 euro e una garanzia personale di 10.000 euro.

Gli ispettori Daryl Borg e Kevin Pulis hanno condotto l’accusa.

Gli avvocati Franco Debono e Marion Camilleri erano i difensori.

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