A Malta, il destino dei bambini e adulti con ADHD è appeso a un filo: i farmaci scarseggiano e le opzioni sono così limitate da mettere a rischio cure essenziali. Psichiatri, associazioni e genitori lanciano l’allarme, mentre l’ombra di una crisi globale di approvvigionamento pesa anche sul piccolo arcipelago maltese.
Il problema è reale e sta compromettendo il trattamento e il benessere di chi vive con questo disturbo neuroevolutivo, avverte Rosemarie Sacco, presidente dell’Association for Child and Adolescent Mental Health (ACAMH). Questa situazione non può più essere ignorata
.
L’ADHD, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività, non è solo una difficoltà scolastica o un problema comportamentale. È una sfida quotidiana che accompagna chi ne soffre fin dall’infanzia e spesso persiste in età adulta. Problemi di attenzione, impulsività e iperattività richiedono terapie mirate, con farmaci che, nel mondo, rappresentano il punto centrale della cura. Ma a Malta, la scelta è più ristretta che mai.
Attualmente, le uniche soluzioni offerte dal sistema sanitario governativo sono i farmaci a base di metilfenidato e atomoxetina. Tuttavia, le scorte sono sempre più scarse e i dosaggi disponibili sembrano rispondere solo a criteri di emergenza. Ad esempio, il metilfenidato a rilascio immediato è disponibile solo in compresse da 10 mg. Per chi necessita di una terapia a rilascio prolungato, le alternative sono ridotte a tre sole dosi: 18 mg, 27 mg e 36 mg, tutte vincolate a circostanze specifiche.
La situazione è aggravata da una crisi globale, ma per i pazienti maltesi è una battaglia quotidiana. “Avere accesso a una varietà di farmaci è fondamentale per adattare il trattamento alle esigenze individuali”
, sottolinea Sacco. Tuttavia, farmaci come guanfacina, Adderall, dexedrina e lisdexamfetamina sono completamente assenti dal mercato maltese. Eppure, proprio queste alternative offrono diversi meccanismi d’azione e sono spesso più efficaci per pazienti che non rispondono al trattamento standard.
Il quadro si complica ulteriormente quando si parla di bambini. Daniel Vella Fondacaro, un altro psichiatra coinvolto nella causa, spiega come i farmaci a rilascio breve, come Ritalin, richiedano somministrazioni multiple durante il giorno, anche in orario scolastico. Questo significa che un bambino deve assumere una compressa mentre si trova a scuola, una soluzione spesso poco pratica e fonte di ulteriori difficoltà. “Le opzioni a rilascio prolungato sarebbero un sollievo per molte famiglie, permettendo ai bambini di gestire meglio la loro giornata scolastica senza interruzioni”, aggiunge.
Tra queste opzioni spicca Concerta, un farmaco a rilascio prolungato capace di controllare i sintomi fino a 12 ore. Ma qui arriva un’altra doccia fredda per i pazienti maltesi: Concerta non è accessibile per chi ha ricevuto una diagnosi dopo il 2021. “Questi pazienti sono costretti a pagare di tasca propria cifre considerevoli per un farmaco di cui hanno un bisogno vitale”
, racconta Nigel Camilleri, fondatore di ACAMH-Malta, che porta anche la propria esperienza personale come genitore.
E i farmaci generici? Non sempre sono la risposta. Andrea Saliba, psichiatra, spiega che “sebbene i generici siano spesso valide alternative, non sono identici ai farmaci di marca”
. Concerta, ad esempio, utilizza un meccanismo di rilascio brevettato che i generici non possono replicare. La differenza? Una terapia meno efficace e risultati non all’altezza delle aspettative.
Esistono anche altre formulazioni, come Medikinet XL ed Equasym XL, che combinano rilascio immediato e prolungato. Questi farmaci offrono un controllo dei sintomi continuo per circa otto ore, eliminando la necessità di assumere dosi a scuola e permettendo ai bambini di vivere la loro giornata con più serenità. “Queste opzioni migliorano non solo la gestione dei sintomi ma anche la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie”
, sottolineano gli esperti.
Il grido d’allarme è unanime: Malta deve agire subito. Serve un’espansione della gamma di farmaci disponibili, allineandosi agli standard europei. “I bambini e gli adolescenti maltesi meritano lo stesso livello di cura dei loro coetanei in Europa”
, conclude Sacco.
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