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Malta

Accordo Vitals: un segreto mai nascosto e una collusione nell’ombra?

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L’accordo segreto che ha fatto tremare Malta non era affatto segreto. Così sostiene Mario Galea, l’ex CEO di Malta Enterprise, che ha sorpreso tutti dichiarando che il famigerato accordo con Vitals, tenuto nascosto per anni, non era mai stato pensato per essere segreto. Ma se non era un segreto, perché Malta Enterprise e altri enti governativi hanno fatto di tutto per mantenere il documento nell’ombra, rifiutando persino di condividerne una copia con l’auditor generale? La risposta sta in una parola che fa tremare: “collusione”.

“Il Times of Malta aveva già messo le mani su una copia del memorandum d’intesa nel 2017, quando gli investitori di Vitals si vantavano di aver ottenuto l’accordo per gestire gli ospedali di Gozo, St Luke’s e Karin Grech” . Ma ciò che lascia senza fiato è che questa presentazione risale a mesi prima del bando ufficiale. Tutto, quindi, era stato già deciso dietro le quinte?

L’auditor generale non ha dubbi: quel MoU è stato la chiave per assegnare l’intera concessione a Vitals in una gara che doveva essere competitiva, ma che ormai appare più come un teatro dell’assurdo. Le richieste del Times of Malta per ottenere una copia dell’accordo sono state respinte con la scusa della “sensibilità commerciale”, una giustificazione poi confermata da una sentenza del giudice Joanna Vella Cuschieri. Ma quale sensibilità commerciale si cela dietro questa vicenda?

Il documento, firmato dall’allora ministro Chris Cardona, inizialmente riguardava solo l’ospedale di Gozo. Ma un’inchiesta magistrale ha rivelato un piano ben più ampio e oscuro: fin dall’inizio, il governo voleva includere anche gli ospedali di St Luke’s e Karin Grech. E chi c’era dietro questo progetto? Nomi noti e controversi come Brian Tonna, l’uomo che ha creato le società segrete a Panama per Keith Schembri e Konrad Mizzi. Tonna era coinvolto negli incontri con l’uomo d’affari pakistano Shaukat Ali già nel giugno 2014, ben prima che il bando venisse ufficialmente pubblicato.

Nel gennaio 2015, qualcuno avverte il governo: assegnare direttamente il contratto potrebbe essere un suicidio legale. Allora si decide di emettere una richiesta di proposte, pubblicata solo cinque mesi dopo la firma del MoU. E qui il colpo di scena: Konrad Mizzi, allora sottosegretario, nomina proprio Tonna nel comitato di valutazione delle offerte, nonostante le sue palesi connessioni con Ali. Ma all’ultimo minuto, il giorno della chiusura delle candidature, Tonna viene sostituito dal suo socio Manuel Castagna.

E mentre tutto questo si svolge, Mizzi, consapevole delle prove che potrebbero incastrarlo, si dimette a luglio, in attesa di affrontare un processo che promette di rivelare ancora più segreti.

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Foto: [Archivio Times of Malta]

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