Un gruppo di esperti ha acceso i riflettori sui segreti della dipendenza, svelando aspetti nascosti e sorprendenti che toccano da vicino la nostra società. Durante il terzo forum organizzato dalla Malta Chamber of Psychologists
(MCP), intitolato “Psicologia delle Dipendenze”, si sono affrontati temi scottanti e poco discussi, in un evento che ha visto protagonisti sia i membri della MCP che il pubblico.
La dipendenza, spesso minimizzata come un semplice “vizietto”, in realtà nasconde un meccanismo pericoloso: l’incapacità di controllare azioni, consumi o comportamenti che finiscono per danneggiare chi ne soffre. Da un punto di vista clinico, la dipendenza è una spirale distruttiva che colpisce il sistema di ricompensa del cervello, rubando all’individuo la capacità di decidere, causando reazioni emotive fuori controllo.
Non si parla solo di alcol o droghe come cocaina o cannabis. Le dipendenze si annidano anche in comportamenti apparentemente innocui come lo shopping, il gioco d’azzardo o persino i videogiochi. È un problema che abbraccia tutte le sfaccettature della vita moderna, e proprio su questi argomenti si sono concentrati gli interventi degli esperti al forum della MCP.
Tra i protagonisti del panel, Erika Galea, fondatrice dell’ Educational Neuroscience Hub Europe, ha incantato il pubblico con una profonda riflessione sullo sviluppo cerebrale e su come questo possa influenzare il nostro comportamento, aprendo nuove strade per comprendere la dipendenza. Al suo fianco, Matthew Berry
, veterano nei servizi di trattamento delle dipendenze, ha raccontato con passione la sua esperienza in ambito forense, volontario e giovanile, offrendo uno sguardo da dietro le quinte sul mondo della dipendenza. Ma non è finita qui.
Anna Maria Vella, specialista di salute pubblica e consulente in medicina delle dipendenze presso l’Unità Ambulatoriale di Sedqa, ha portato con sé una saggezza quasi trentennale, condividendo aneddoti e storie di vita reale che hanno toccato il cuore del pubblico. A completare il quadro, Anna Catania, counselor e terapeuta psicosessuale, ha svelato il legame sottile e insidioso tra relazioni intime e dipendenza, mentre John Tabone, dirigente presso la Malta Gaming Authority
, ha illustrato le sfide del gioco responsabile, mettendo in guardia sui pericoli sempre più presenti nel settore del gaming.
Infine, Stephanie Cascun, coordinatrice dei servizi preventivi di Sedqa, ha sottolineato l’importanza della prevenzione nelle scuole e nelle comunità, lanciando un appello accorato a tutta la società per intervenire prima che sia troppo tardi.
Il dibattito è stato animato e appassionato, grazie alla moderazione di Chantal Avellino, che ha ricordato a tutti quanto sia cruciale affrontare il tema della dipendenza in modo diretto e senza filtri. “La dipendenza è una piaga sociale che distrugge non solo l’individuo, ma tutto ciò che lo circonda: famiglia, amici, lavoro. Attraverso questi forum vogliamo stimolare un cambiamento radicale nella comprensione e nella gestione del problema”
ha dichiarato Avellino con determinazione.
“Non esiste una soluzione universale che funzioni per tutti. Ma con le conoscenze condivise oggi, possiamo avanzare con empatia, strategie mirate e la volontà di creare un futuro migliore.”
Questo evento rappresenta il terzo forum della MCP, dopo quelli dedicati al “Trauma Collettivo” e alla “Psicologia della Corruzione”
, offrendo ai partecipanti non solo un prezioso momento di riflessione, ma anche cinque ore di sviluppo professionale continuo (CPD) e un certificato di partecipazione.
La prossima tappa di questo viaggio nella psicologia contemporanea sarà il 22 novembre, quando si parlerà della “Psicologia degli Anziani”
, un altro argomento di grande rilevanza sociale.
Per ulteriori informazioni o per iscriversi alla MCP, visitare www.mcp.org.mt
.
Foto: [Archivio Times Of Malta]