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mercati ai massimi: l’AI traina mentre l’economia sfida ogni previsione

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I mercati finanziari globali hanno raggiunto livelli mai visti prima a metà luglio, spinti da un’ondata di entusiasmo per l’intelligenza artificiale (AI), che ha letteralmente fatto esplodere gli indici di capitalizzazione. Ma c’è di più: nonostante un periodo prolungato di tassi d’interesse alle stelle, l’economia globale ha resistito con una forza sorprendente, grazie a una ricchezza accumulata e a livelli di disoccupazione storicamente bassi. A confermare queste osservazioni è Jordan Portelli, Chief Investment Officer di Calamatta Cuschieri Moneybase plc, che prevede un futuro ancora più brillante, alimentato proprio dalle aspettative sull’AI.

Non sono del tutto d’accordo con l’idea che lo scenario macroeconomico globale sia così cupo,” dichiara Portelli con fermezza. “Contrariamente a quanto previsto, e nonostante un lungo periodo di tassi di interesse elevati, l’economia globale ha dimostrato una sorprendente resilienza. Tra le ragioni principali, ci sono la ricchezza accumulata e i bassi livelli di disoccupazione. Certo, è naturale che i dati economici si ammorbidiscano, ed è proprio ciò che le banche centrali vogliono per iniziare a tagliare i tassi di interesse. La vera domanda è se il tempismo di questi tagli sarà adeguato senza causare scossoni all’economia.

Portelli non ha dubbi: la resilienza economica ha agito come catalizzatore per le performance di mercato, ma il vero motore è stato l’hype per l’AI, che ha spinto gli indici azionari a livelli record a metà luglio.

L’idea di uno scenario macroeconomico globale poco positivo è dovuta più che altro agli ‘unknown knowns’, come le elezioni negli Stati Uniti, le tensioni geopolitiche e una possibile economia reale più debole a causa dei tassi d’interesse elevati.

Sicuramente, lo scenario attuale è molto migliore di quanto molti economisti avessero previsto all’inizio dell’anno.

Ma come stanno cambiando le tendenze di investimento? Gli investitori di oggi sono davvero più informati?

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Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un aumento della partecipazione al mercato da parte degli investitori retail. Sfortunatamente, questo ha cambiato le aspettative sulle tendenze di investimento, che in passato erano dominate dagli investitori istituzionali. Prima, le decisioni erano basate più sui fondamentali; oggi, invece, assistiamo a un trading basato sul momentum, amplificato da quello che chiamiamo l’’effetto gregge’, dove gli investitori acquistano quando vedono altri farlo. Quindi, sebbene gli investitori possano essere più informati, non sono necessariamente più consapevoli .”

Portelli spiega come lo stile d’investimento dei fondi CC combini un approccio bottom-up con uno top-down, con investimenti scelti attraverso una rigorosa ricerca interna.

Il nostro stile non si basa su ricerche sell-side, riducendo così la soggettività e garantendoci maggiore fiducia nelle decisioni.

Investitori retail sempre più protagonisti nei mercati

Alla domanda su come il mondo degli investimenti si stia concentrando sempre più sulla misurazione dell’impatto positivo, Portelli ha descritto questo approccio come un passo nella direzione giusta, ma ha avvertito che la tangibilità reale richiederà più tempo del previsto.

Si parla tanto, ma l’implementazione concreta è ancora scarsa, soprattutto a livello domestico. Da parte nostra, ci assicuriamo che eventuali rischi ESG rilevanti per gli investimenti che stiamo considerando siano valutati e analizzati. Finora, i risultati non hanno condizionato le nostre decisioni d’investimento.

I settori della tecnologia e delle comunicazioni sono in cima alla classifica. Ma il trend continuerà?

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La performance positiva del settore tecnologico è stata principalmente guidata dalle aspettative sull’AI, e i partecipanti al mercato si aspettano che le aziende che stanno investendo massicciamente in AI vedano crescere i loro profitti. Tuttavia, il settore è sensibile, come abbiamo visto negli ultimi giorni, e gli investitori dovrebbero essere molto attenti ai rischi di ribasso. Ma siamo convinti che la tecnologia sarà un motore di crescita a lungo termine, quindi il recente ribasso del mercato potrebbe essere un’opportunità per entrare.

E per quei gestori di fondi che non hanno colto il treno dell’AI?

Diciamo che quei gestori che non hanno investito in Nvidia potrebbero pentirsene. Dal punto di vista delle performance periodiche, la risposta è sì. Tuttavia, ci sono stati altri settori che hanno beneficiato dell’AI, e un investitore avrebbe potuto trarre vantaggio anche senza puntare esclusivamente su Nvidia.

Curiosamente, settori considerati difensivi, come le utilities, sono stati tra i migliori performer fino ad oggi, beneficiando anch’essi delle aspettative sull’AI.

Riferendosi alle recenti preoccupazioni sui potenziali ritorni dei mercati azionari per il resto dell’anno, Portelli ha spiegato che il recente calo è dovuto a dubbi sulla solidità dell’economia statunitense e che questa flessione è vista come una reazione eccessiva, amplificata dalla volatilità tipica dei ‘summer doldrums’.

Un’economia più debole del previsto porterà sempre a un certo ritracciamento del mercato, ma ciò non significa che il mercato non si riprenderà e chiuderà l’anno con guadagni significativi.

Da parte nostra, abbiamo aumentato i livelli di liquidità in titoli su cui avevamo notevoli profitti non realizzati, anche in vista dei ‘known unknowns’ menzionati in precedenza in un periodo estivo solitamente tranquillo. Continueremo a monitorare i prossimi dati economici e a reinvestire in opportunità di acquisto che si presenteranno.

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Si stanno presentando occasioni a prezzi stracciati, ma potrebbero arrivare livelli di ingresso ancora più interessanti a breve. È essenziale una vigilanza costante per cogliere queste opportunità ,” conclude Portelli.

Questa intervista è stata originariamente pubblicata su The Corporate Times.

Foto: Shutterstock

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