La Cina ha annunciato la disattivazione dell’app che ha tracciato gli spostamenti delle persone durante la pandemia
negli ultimi tre anni. L’applicazione sarà disattivata lunedì.
Si tratta dell’ultimo cambiamento di politica che segnala l’abbandono da parte di Pechino della controversa strategia zero-Covid. La decisione, tuttavia, non avrà un impatto enorme sulla vita quotidiana dei cittadini a causa dell’uso delle app locali
nelle città di tutta la Cina.
Molti utenti dei social media
cinesi hanno accolto con favore il ritiro dell’applicazione.
Si tratta solo di una delle numerose app di localizzazione che hanno regolato la vita quotidiana in Cina, con molte persone che utilizzano ancora i sistemi di scansione gestiti dalla propria città o provincia
per accedere ai servizi locali e agli edifici pubblici.
Il cambiamento di politica è simbolico per una nazione che si sta allontanando dalla sua controversa strategia zero-Covid a seguito di proteste
diffuse in diverse città.
Adesso le persone affette da Covid possono ora isolarsi a casa piuttosto che in strutture statali, e c’è stato un ampio allentamento dei test di massa.
La Cina sta registrando un’impennata di casi di Covid: le autorità di Pechino hanno dichiarato che domenica oltre 22.000 pazienti
si sono recati negli ospedali della città, un numero 16 volte superiore a quello della settimana precedente.