Con il patrocinio di Heritage Malta e del Malta Study Center, sabato 17 giugno 2023 dalle ore 16:30, presso la sala Community Space del MUŻA, a La Valletta, sarà presentato al pubblico maltese il volume “Da Venezia alla Calabria: la maiolica secentesca di Gerace riscoperta“, edito dal Centro di Studi Esperide, volume che rappresenta la sintesi delle conoscenze maturate attraverso la mostra ospitata nell’estate del 2021 dal Museo delle Ceramiche di Calabria a Seminara, in partnership con Heritage Malta e numerosi musei italiani, tra i quali il Museo Interdisciplinare Regionale di Messina e il MIC di Faenza.
Lo studio condotto sulle maioliche veneziane e geracesi
provenienti dalla Sacra Infermeria dell’Ordine e attualmente nelle collezioni del MUŻA ha consentito non solo di meglio precisare i rapporti dell’isola con i rispettivi centri di produzione ma soprattutto di apprezzare come Malta si inserisse in un circuito commerciale e culturale per molti aspetti comune anche al Regno di Sicilia, rispetto al quale si mostrava allineata in particolare sotto il profilo delle tendenze artistiche e del gusto.
Attraverso, dunque, una prospettiva insolita – la circolazione delle ceramiche e in particolare delle maioliche apotecarie
– si possono cogliere i legami culturali con aree di rilevanza non solo artistica ma anche geopolitica, come Venezia, all’interno di un sistema commerciale nel quale Gerace riesce ad incuneare la propria ceramica elaborando un prodotto che ben si prestava a surrogare le maioliche veneziane ormai fuori produzione che tanto successo avevano riscosso in quest’area nel Cinquecento.
Tra i relatori, oltre a Nathaniel Cutajar che farà da moderatore, ci saranno Vincenzo Cataldo, storico che ha indagato in particolare le dinamiche socio-economiche, Isabelle C. Grima, che ha condotto studi di ampio respiro sulla Sacra Infermeria e sulla sua spezieria, Mario Panarello, che illustrera’ i rapporti della maiolica calabrese con le arti figurative, e Monica De Marco
che si occuperà del corredo apotecario recante l’insegna del Gran Maestro Wignacourt, testimonianza preziosa anche per chiarire la cronologia dell’ultima produzione veneziana alla maniera di Maestro Domenego.