Un colpo di scena sconvolgente scuote il caso sull’omicidio di Daphne Caruana Galizia. Keith Schembri, ex capo di gabinetto del primo ministro Joseph Muscat, sarebbe stato al centro di un intrigo che coinvolge Kenneth Camilleri, suo ex bodyguard, e Melvyn Theuma, il confidente di Yorgen Fenech, accusato di essere il mandante dell’omicidio. Durante un’udienza in tribunale venerdì, Camilleri ha rivelato dettagli che fanno gelare il sangue: Schembri gli avrebbe ordinato di incontrare Theuma per “calmarlo”, mentre quest’ultimo, in preda all’agitazione, chiedeva insistentemente notizie sui killer di Caruana Galizia, in particolare riguardo alla loro possibile scarcerazione. La reazione di Muscat, quando venne informato della questione? “Preferirei non sapere nulla di tutto ciò.”
Un commento che solleva molteplici interrogativi su chi fosse veramente coinvolto in questa torbida vicenda.
Le testimonianze rivelano un clima teso e intricato, fatto di incontri misteriosi e domande che non trovano risposte. Camilleri ha raccontato come, in una calda serata d’estate del 2018, Schembri lo avesse chiamato per chiedergli di visitare Theuma e tranquillizzarlo. Un compito che, secondo Camilleri, era del tutto normale per un responsabile come lui, impegnato a gestire questioni elettorali. Ma cosa c’era dietro a quell’incontro? Camilleri, che all’epoca non sapeva chi fosse realmente Theuma, ha spiegato come il misterioso interlocutore fosse in evidente agitazione. Theuma, infatti, gli chiese con insistenza quando i fratelli Alfred e George Degiorgio, accusati di aver piazzato la bomba che uccise Daphne Caruana Galizia nell’ottobre 2017, avrebbero ottenuto la libertà su cauzione. Ma non si fermò lì: “C’è una valigia che deve essere… smaltita”
, avrebbe detto Theuma. Una frase che aggiunge ancora più ombre a un caso che continua a lasciare tracce inquietanti.
Nel suo racconto, Camilleri ha precisato che Theuma avrebbe fatto la stessa domanda in un altro incontro, questa volta nel garage di Johann Cremona, descritto da Theuma come il “postino” di Yorgen Fenech. Camilleri racconta come, durante quella visita, Theuma fosse nuovamente interessato alla libertà dei fratelli Degiorgio. L’ultimo incontro tra i due avvenne a La Valletta, quando Cremona invitò Camilleri a prendere un caffè, ma Theuma si presentò insieme a lui. Camilleri ha spiegato che, nel gennaio del 2019, si recò da Muscat per chiedergli chiarimenti su quegli incontri. La risposta del primo ministro? “Preferirei non sapere nulla di tutto ciò.”
Un silenzio che parla da solo.
La testimonianza di Camilleri è parte di un’inchiesta che ha visto Keith Schembri accusato di aver rivelato informazioni riservate sul caso dell’omicidio Caruana Galizia. Recentemente, Schembri è stato incriminato per spergiuro e violazione della Legge sui Segreti Ufficiali, dopo che Yorgen Fenech ha dichiarato che gli erano state fornite informazioni sensibili da Schembri stesso. Il caso si è complicato ulteriormente quando è emerso che Schembri era in possesso di una e-mail interna della polizia, riservata e confidenziale. Sebbene l’e-mail non riguardasse direttamente l’omicidio, ha messo in evidenza come Schembri avesse accesso a informazioni che non avrebbe mai dovuto conoscere.
La corte ha deciso che ci sono abbastanza prove per incriminare Schembri e il caso si prepara a proseguire, con la prossima udienza fissata per il 4 marzo. Un caso che, dopo cinque anni di indagini, non ha ancora svelato tutti i suoi oscuri segreti. Ma una cosa è certa: ogni nuovo dettaglio getta nuove ombre sull’omicidio di Daphne Caruana Galizia e sul coinvolgimento di chi era al potere.
Foto: [Archivio Times of Malta]
Video: [Archivio Times of Malta]