Il sud-est degli Stati Uniti è in ginocchio. La furia devastante dell’uragano Helene ha seminato morte e distruzione, con un bilancio che continua a salire: almeno 130 vittime accertate e centinaia di dispersi. E come se non bastasse, la tragedia è diventata immediatamente un’arma di scontro politico in una campagna elettorale già avvelenata. La Casa Bianca si è affrettata a smentire con veemenza le accuse di aver agito troppo lentamente, mentre il presidente Joe Biden ha annunciato che si recherà mercoledì in North Carolina, uno degli stati più devastati.
Ma non è tutto: Donald Trump, mai timido quando si tratta di gettare benzina sul fuoco, ha accusato senza mezzi termini Biden di trascurare la crisi e negare aiuti ai suoi sostenitori. “Sta mentendo,” ha tuonato Biden ai giornalisti nello Studio Ovale. “Ho parlato con il governatore della North Carolina, Ray Cooper, e lui stesso gli ha detto che sta mentendo. Non so perché lo faccia… semplicemente non è vero ed è irresponsabile.”
Anche Ray Cooper, in un’intervista alla CNN, ha respinto le accuse di Trump con forza: “Non importa chi sei. Se hai bisogno di aiuto, te lo forniremo. E se c’è un momento in cui tutti dovremmo unirci e mettere da parte la politica, è adesso.”
Mentre le squadre di soccorso continuano la loro corsa contro il tempo, cercando disperatamente di salvare vite tra le macerie e le inondazioni, il bilancio delle vittime non fa che peggiorare. I numeri sono spaventosi: 57 morti in North Carolina, 29 in South Carolina, 25 in Georgia, 14 in Florida, 4 in Tennessee e 1 in Virginia. E le piogge torrenziali hanno lasciato dietro di sé uno scenario di distruzione totale.
I soccorritori stanno facendo l’impossibile per riportare un minimo di normalità: stanno cercando di ripristinare acqua, elettricità e linee telefoniche, oltre a rimuovere gli alberi abbattuti, consegnare forniture vitali e registrare le persone per l’assistenza post-disastro.
Trump contro Biden: una guerra di accuse
Trump non ha perso tempo e lunedì ha fatto visita alla Georgia, una delle aree più colpite, e uno stato cruciale per le elezioni imminenti. A Valdosta, Trump ha promesso di “portare molti materiali di soccorso, tra cui carburante, attrezzature, acqua e altro” per chiunque ne avesse bisogno. Ma non ha resistito a puntare il dito contro la sua rivale politica, Kamala Harris, accusandola di essere altrove a raccogliere fondi anziché affrontare la crisi. “Il governo federale non sta rispondendo,”
ha dichiarato, indossando il suo classico cappello rosso “Make America Great Again” tra le macerie di un negozio.
Harris ha interrotto immediatamente la sua campagna elettorale per tornare a Washington e partecipare a un briefing sulla situazione. “Negli ultimi giorni, la nostra nazione ha subito una delle peggiori devastazioni che abbiamo visto da molto tempo,” ha dichiarato Harris. “E abbiamo risposto con il meglio, con le persone migliori sul campo, pronte a fare il necessario per affrontare questo momento di crisi.”
E mentre Trump accusa Biden di “dormire” invece di occuparsi dei danni causati dall’uragano, il presidente ha difeso la sua scelta di trascorrere il weekend nella sua casa in Delaware, assicurando che ha lavorato “per tutto il tempo.”
Le ombre del cambiamento climatico
Gli scienziati sono ormai certi che il cambiamento climatico abbia un ruolo importante nella crescente intensità degli uragani, e Biden non ha esitato a sottolinearlo. “Assolutamente, senza ombra di dubbio, sì, sì, sì, sì,”
ha risposto Biden ai giornalisti che gli chiedevano se il cambiamento climatico fosse responsabile di questa devastazione.
Morti nelle loro stesse case
In Florida, il bilancio è agghiacciante. L’ufficio dello sceriffo della Contea di Pinellas ha riportato una serie di tragiche morti: nove persone, quasi tutte annegate nelle loro case, mentre le altre sono state sepolte dalle macerie.
In Georgia, la situazione non è migliore: interruzioni di corrente, scarsità di forniture, strade bloccate e comunicazioni interrotte. Il governatore Brian Kemp ha descritto l’uragano come “un tornado largo 250 miglia,”
lasciando più di 1,6 milioni di abitazioni e attività commerciali senza elettricità.
Ray Cooper ha dichiarato che in North Carolina “centinaia di strade sono state distrutte e molte comunità sono state cancellate dalla mappa.” La sua conclusione? “Questa è una tempesta senza precedenti. L’impatto emotivo e fisico qui è indescrivibile.”
Foto: AFP.