La Torre Eiffel è chiusa a causa dello sciopero del personale. Foto: AFP
La Torre Eiffel, una delle principali attrazioni turistiche del mondo, rimarrà chiusa per il secondo giorno consecutivo oggi a causa dello sciopero del personale, ha dichiarato un rappresentante sindacale all’AFP.
Lo sciopero è iniziato ieri per protestare contro la gestione finanziaria del monumento.
L’operatore della torre, SETE, ha dichiarato sul suo sito web che “le visite al monumento saranno interrotte martedì”.
Ha consigliato ai possessori di biglietti di controllare il sito web prima di presentarsi, o di rimandare la visita. I possessori di biglietti elettronici sono stati invitati a controllare la propria e-mail per ulteriori informazioni.
Si tratta del secondo sciopero alla Torre Eiffel nel giro di due mesi per lo stesso motivo.
I sindacati hanno criticato l’operatore SETE per il suo modello di business che, a loro dire, si basa su una stima gonfiata del numero di visitatori futuri, sottovalutando i costi di costruzione.
Secondo il suo sito web, la Torre Eiffel, il simbolo più famoso di Parigi, attira quasi sette milioni di visitatori all’anno, per circa tre quarti stranieri.
Durante la pandemia di Covid il numero di visitatori è calato drasticamente a causa delle chiusure e delle restrizioni ai viaggi, ma ha recuperato fino a 5,9 milioni nel 2022. L’anno scorso ha attirato 6,3 milioni di visitatori.
Si prevede che il numero di visitatori a Parigi aumenterà quest’estate, quando la capitale francese ospiterà i Giochi Olimpici.
Ieri, in una dichiarazione congiunta, i sindacati CGT e FO hanno chiesto alla città di Parigi di “essere ragionevole con le loro richieste finanziarie per garantire la sopravvivenza del monumento e della società che lo gestisce”.
Alexandre Leborgne, rappresentante del sindacato di sinistra CGT, ha dichiarato all’AFP che il municipio, che è il proprietario di maggioranza del monumento, “si rifiuta di negoziare per ora”.
L’assemblea dei lavoratori, con una votazione che si terrà oggi, confermerà l’estensione dello sciopero, indetto dai sindacati CGT e FO.