Barack Obama sta per scendere in campo, e l’America non sta più nella pelle!
Giovedì, l’ex presidente degli Stati Uniti, amatissimo da milioni di americani, si unirà alla campagna elettorale di Kamala Harris in Pennsylvania, uno degli stati più decisivi di tutta la competizione. Ma non sarà una semplice comparsata: Obama è pronto a portare la sua irresistibile star power nella città d’acciaio, Pittsburgh, per fare una sola cosa: far votare più persone possibile, e subito! Con il voto anticipato che potrebbe decidere il destino della nazione, Obama non si risparmierà.
Mentre Obama si prepara a mobilitare le folle, il suo avversario, Donald Trump, ha già attraversato la Pennsylvania, infuocando il pubblico nella città natale di Joe Biden, Scranton. E la battaglia è appena cominciata! Dopo Scranton, Trump è diretto a Detroit, nel Michigan, per conquistare un altro importante stato in bilico. Tra una promessa di “_drill, baby, drill_” e critiche pungenti sull’economia, Trump non ha perso tempo a bersagliare Harris.
Ma Harris non resta a guardare! Dopo la tappa in Pennsylvania, si dirigerà in Nevada per stringere alleanze con l’elettorato latino. Anche se, nel frattempo, dovrà tenere un occhio vigile sull’avanzata minacciosa dell’Uragano Milton, che Biden ha definito “_la tempesta del secolo_” mentre si abbatte sulla Florida.
Il viaggio di Obama in Pennsylvania è solo il primo di una serie di tappe fondamentali che lo vedranno percorrere ben sette stati chiave, quelli dove si giocherà la vera partita per il futuro degli Stati Uniti. E la corsa tra Harris e Trump? È ancora tutta da decidere. I due candidati sono testa a testa, sia a livello nazionale che negli stati decisivi come la Pennsylvania. E chi meglio di Obama, ancora popolarissimo, per galvanizzare il voto afroamericano e giovanile?
L’obiettivo di Obama è chiaro: convincere quante più persone possibile a votare in anticipo, sia di persona che per posta. In una campagna che si preannuncia al cardiopalma, ogni singolo voto potrebbe fare la differenza.
“Il Presidente Obama crede che questa elezione abbia un’importanza senza precedenti, ed è per questo che farà tutto il possibile per aiutare Kamala Harris a vincere,” ha dichiarato il suo consigliere senior, Eric Schultz. E come dargli torto? Obama e la moglie Michelle hanno già fatto il pieno di applausi durante la Convention Democratica a Chicago lo scorso agosto, quando hanno sostenuto la Harris come la vera erede politica di Obama. “Sì, lei può!” ha gridato l’ex presidente, ispirando la folla con lo stesso entusiasmo che aveva animato la sua campagna del 2008. Ma non ha mancato di avvertire che “il 2024 sarà una corsa dura in un paese ancora profondamente diviso.”
E l’endorsement di Obama non è solo una questione di parole: l’ex presidente ha già raccolto oltre 76 milioni di dollari per la campagna democratica, una cifra da capogiro che potrebbe rivelarsi determinante nella corsa per la Casa Bianca.
Foto: [Archivio Times of Malta]