Giovedì, Han Kang ha fatto la storia: è diventata la prima sudcoreana a vincere il Premio Nobel per la Letteratura, sconvolgendo il mondo della cultura con le sue opere che esplorano in modo inquietante la connessione tra sofferenza mentale, fisica e gli eventi storici più devastanti.
La scrittrice, acclamata a livello globale, è conosciuta soprattutto per il suo capolavoro The Vegetarian
, un romanzo tanto disturbante quanto affascinante, che racconta la discesa di una donna nel rifiuto della carne e del conformismo, una ribellione che le costa caro. Questo libro, che ha vinto il Man Booker Prize nel 2016, è stato il primo di Han a essere tradotto in inglese, aprendo le porte a un successo internazionale.
La motivazione del Nobel parla chiaro: Han Kang è stata premiata “per la sua intensa prosa poetica che affronta i traumi storici ed espone la fragilità della vita umana”
. Le sue parole risuonano come un grido silenzioso che attraversa il tempo, mettendo a nudo le ferite più profonde e invisibili della nostra umanità.
L’anno scorso, il prestigioso premio era stato assegnato al drammaturgo norvegese Jon Fosse, le cui opere sono tra le più rappresentate al mondo. E quest’anno, la scelta di Han Kang segna una svolta importante per l’Accademia Svedese, spesso criticata per aver premiato troppo a lungo autori bianchi e occidentali.
Dal devastante scandalo #MeToo del 2018, l’Accademia ha rivoluzionato il proprio approccio, promettendo di essere più globale e più inclusiva nei confronti delle donne. Dopo quella crisi, sono state premiate quattro donne, inclusa Han Kang: Annie Ernaux dalla Francia, la poetessa statunitense Louise Glück, e la polacca Olga Tokarczuk. Anche tre uomini hanno ricevuto il premio: l’austriaco Peter Handke, il tanzaniano Abdulrazak Gurnah e, ovviamente, Jon Fosse.
Il Nobel per la Letteratura non è solo prestigio. Oltre a un diploma e a una medaglia d’oro, Han Kang riceverà anche un premio di un milione di dollari, che le sarà consegnato il 10 dicembre dal re Carlo XVI Gustavo a Stoccolma, in occasione dell’anniversario della morte di Alfred Nobel, il fondatore del premio.
In Svezia, la celebrazione del talento di Han Kang è già iniziata: una copia del suo libro Convalescence
è stata esposta all’Accademia Svedese, ricordando ai visitatori la potenza delle sue parole, che scuotono l’anima.
Foto: Geoffroy Van der Hasselt / AFP