Un nuovo scandalo scuote Malta, con l’ex braccio destro di Joseph Muscat, Keith Schembri, al centro di accuse esplosive. Durante il processo penale a suo carico, è emerso che Schembri era in possesso di un’email segreta della polizia, un documento che avrebbe dovuto rimanere riservato. Questa scoperta, collegata a una delle indagini più delicate della storia recente di Malta, potrebbe avere implicazioni devastanti.
Le accuse contro Schembri includono falsa testimonianza e violazione del Segreto di Stato, ma ciò che ha catturato l’attenzione è il legame diretto con il caso dell’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia nel 2017. È stato Yorgen Fenech, accusato di essere il mandante dell’omicidio, a puntare il dito contro Schembri, sostenendo di aver ricevuto da lui informazioni riservate sull’indagine in corso.
L’accusa sostiene che Keith Schembri, all’epoca capo di gabinetto di Joseph Muscat, era una fonte privilegiata di fughe di notizie riservate.
Ora, il caso è nelle mani del magistrato Claire Stafrace Zammit, dopo che Gianella Camilleri Busuttil si è ricusata.
Secondo le prove presentate dalla procura, Schembri avrebbe avuto accesso a un’email confidenziale che riguardava un clamoroso errore della polizia italiana: l’arresto di due maltesi, Michael Bonello e Paul Anthony Sammut, scambiati per persone legate a un’inchiesta su MPM Capital Investments Limited. In realtà, i due uomini erano collegati a un’altra società con un nome simile, completamente estranea all’indagine.
Nel corso della testimonianza, l’ispettore Brian Paul Camilleri ha rivelato un dettaglio inquietante: dai messaggi WhatsApp tra Schembri e Fenech, risulta che quest’ultimo chiedeva aggiornamenti su un’indagine dell’Interpol. Schembri avrebbe risposto con un criptico “abbiamo trovato una soluzione”
. Un’affermazione che, secondo la procura, dimostra la connessione tra i due.
Ma la difesa non si arrende. Gli avvocati di Schembri, Mark Vassallo ed Edward Gatt, hanno cercato di minare la credibilità delle prove, sottolineando che l’email in questione non era in alcun modo collegata al caso Caruana Galizia. Tuttavia, la procura ribadisce che il semplice fatto che Schembri fosse in possesso di quell’email rappresenta una violazione gravissima del Segreto di Stato.
La squadra dell’accusa, composta dal sovrintendente Hubert Cini e dall’ispettore Shaun Friggieri, sta cercando di dimostrare che il comportamento di Schembri va ben oltre una semplice violazione amministrativa. Jason Azzopardi e Therese Comodini Cachia, costituendosi parte civile, hanno evidenziato l’importanza di portare alla luce tutta la verità.
Mentre il processo continua, questo caso solleva interrogativi cruciali sul sistema politico maltese e sui pericolosi intrecci tra potere e criminalità.
Foto: Times of Malta