Jimmy Carter ha unito ancora una volta l’America, questa volta nel ricordo. Nella maestosità della National Cathedral di Washington, cinque presidenti degli Stati Uniti si sono riuniti per onorare il 39° comandante in capo, deceduto il 29 dicembre a 100 anni nella sua amata Georgia.
In uno scenario di portata storica, l’imminente insediamento di Donald Trump per un secondo mandato turbolento è stato messo da parte per un momento di pura unità. Trump e il presidente uscente Joe Biden, acerrimi rivali politici, si sono ritrovati fianco a fianco per rendere omaggio a un uomo che, nonostante le difficoltà del suo mandato, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia americana.
Accanto a loro, gli ex presidenti Barack Obama, George W. Bush e Bill Clinton hanno partecipato alla solenne cerimonia. Carter, spesso considerato ingenuo e debole durante la sua presidenza (1977-1981), è oggi ricordato con maggiore ammirazione, soprattutto per i suoi successi nella politica estera e per il suo profondo senso di umanità.
La bara, avvolta nella bandiera americana, è stata trasportata da un’onorata guardia d’onore e accolta nella cattedrale gremita da una folla commossa. Joshua Carter, nipote del presidente, ha aperto le commemorazioni, rendendo omaggio all’ultimo rappresentante della “Greatest Generation”.
Il presidente Joe Biden ha poi preso la parola, rispettando una promessa fatta anni prima: “Carter era un uomo decente. Guardava il mondo non da qui sopra, ma da qui sotto, dove vivono tutti gli altri.”
Un messaggio carico di emozione che ha toccato il cuore dei presenti.
L’evento è stato segnato anche da momenti sorprendenti di riconciliazione. Barack Obama e Donald Trump sono stati visti scambiarsi strette di mano e parole cordiali. Ancora più inaspettato è stato l’incontro tra Trump e il suo ex vicepresidente Mike Pence, il primo dall’assalto al Campidoglio del 2021, quando Pence si rifiutò di sostenere le false affermazioni di Trump sulla vittoria alle elezioni del 2020.
Circa 3.000 persone hanno partecipato alla cerimonia, mentre l’intero Paese ha osservato un giorno di lutto nazionale, con bandiere a mezz’asta e uffici federali chiusi. Carter, primo presidente degli Stati Uniti a raggiungere il traguardo dei 100 anni, verrà sepolto accanto alla sua amata moglie Rosalynn a Plains, Georgia, la città che ha scelto come rifugio negli ultimi mesi della sua vita.
Il suo singolo mandato fu segnato da sfide straordinarie, tra cui la crisi degli ostaggi in Iran, che contribuirono alla sua sconfitta elettorale nel 1980. Ma la sua eredità è stata rivalutata: dall’accordo di pace tra Israele ed Egitto al suo instancabile impegno umanitario dopo la presidenza, culminato nel Nobel per la Pace del 2002.
Il leader democratico Chuck Schumer lo ha descritto così: “Uno dei servitori pubblici più decenti e umili che abbiamo mai visto… un esempio vivente di leadership attraverso il servizio, la compassione e una sete di giustizia per tutti.”
Foto e video: AFP