Giorgia Meloni non le manda a dire. La premier italiana, leader di Fratelli d’Italia, ha infiammato il dibattito politico con una difesa senza precedenti di Elon Musk, il miliardario fondatore di Tesla e SpaceX, definendo le critiche contro di lui un attacco di parte. Meloni ha dichiarato che l’indignazione per le sue esternazioni politiche deriva esclusivamente dal fatto che Musk “non è di sinistra”
e ha colto l’occasione per puntare il dito contro le presunte influenze di figure potenti come George Soros.
Durante la sua conferenza stampa annuale, Meloni ha sostenuto che Musk stia semplicemente esercitando il suo diritto alla libertà di espressione. “Il problema è quando persone ricchissime usano le loro risorse per finanziare partiti, associazioni ed esponenti politici in tutto il mondo, influenzando le scelte politiche degli Stati nazionali”, ha spiegato. “Questo non è quello che fa Elon Musk”
, ha aggiunto.
Meloni ha anche precisato che, a differenza di Soros, Musk ha finanziato un candidato nel proprio paese, negli Stati Uniti, “in un sistema in cui, vorrei sottolinearlo, questa è una prassi abbastanza comune”. Ha ribadito di non essere a conoscenza di alcun finanziamento da parte di Musk verso partiti o associazioni a livello globale, a differenza di quanto avviene, secondo lei, con George Soros. “Sì, considero questa un’interferenza pericolosa negli affari degli Stati nazionali e nella loro sovranità”
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Soros, una figura spesso al centro delle critiche da parte dei conservatori e bersaglio di teorie complottiste, ha utilizzato la ricchezza accumulata come finanziere negli anni ’70 e ’80 per creare la rete Open Society Foundations, che sostiene una vasta gamma di cause, dalle iniziative di buon governo alla promozione delle politiche liberali. Sebbene Soros sia un importante donatore nelle elezioni statunitensi, non possiede un social network né ricopre cariche governative.
“Il problema è che Elon Musk è influente e ricco o che non è di sinistra?”, ha provocatoriamente chiesto Meloni, definendo il magnate un “genio”. Ha criticato l’ipocrisia di chi, fino a ieri, elogiava i grandi finanzieri che “scommettono contro gli Stati nazionali e finanziano esponenti politici e associazioni”, ma che oggi attaccano Musk. Meloni ha anche negato di aver ricevuto alcun finanziamento da Musk: “A differenza di chi ha preso soldi da Soros”
.
Respingendo le notizie di un imminente accordo di cybersicurezza con SpaceX, Meloni ha sottolineato che non intende interferire nella politica interna di altri paesi, pur ricordando come l’Italia sia stata vittima di attacchi da parte di esponenti stranieri, soprattutto tedeschi, durante le elezioni generali del 2022. Ha inoltre evidenziato la disparità di reazioni: “Lo scandalo della sinistra per il sostegno di Musk alla destra estrema tedesca non si confronta con il silenzio sulle interferenze dei politici tedeschi nelle elezioni italiane”.
In una gaffe inaspettata, Meloni ha per due volte confuso Elon Musk con Donald Trump, scatenando reazioni miste tra i presenti.
Gli osservatori fanno notare che le iniziative politiche di Musk sembrano strettamente legate ai suoi interessi economici. Ma ciò non ha impedito a Meloni di sostenere con forza uno degli uomini più controversi del momento, consolidando il suo ruolo come figura di riferimento per la destra italiana contemporanea.
Foto: AFP