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Malta

Rapina feroce a Malta: 28 anni a Donna Sciberras, svolta decisiva in tribunale

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Un caso che ha scioccato Malta e che oggi trova una clamorosa svolta: Donna Sciberras, 30 anni, una delle tre persone accusate del tentato omicidio del gioielliere Joseph Carabott, è stata condannata a ben 28 anni di carcere. Una sentenza che mette fine a una vicenda di violenza estrema, nata da una rapina che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia.

Carabott, allora 67enne, era stato brutalmente picchiato e lasciato privo di sensi, legato e intrappolato dietro la porta chiusa della sua gioielleria in Triq Dun Ä uĹĽepp Zammit. L’uomo, che aveva invocato aiuto durante l’assalto, era stato trovato in condizioni disperate e trasportato d’urgenza al Mater Dei Hospital.

Le accuse contro Sciberras erano gravissime: “tentato omicidio, furto aggravato violento e altre accuse legate a quella notte di terrore”. In un drammatico colpo di scena durante le udienze, Sciberras aveva accusato uno dei suoi coimputati, Mohamed Anas Boualam, di averle addossato tutte le colpe. “Ha scaricato tutta la responsabilità su di me e sull’altro uomo!” , aveva gridato in aula, cercando di difendersi.

Ma la svolta decisiva è arrivata grazie alla testimonianza di un detenuto del Corradino, il quale aveva riferito alla polizia che Sciberras gli aveva parlato della rapina settimane prima che avvenisse. Quella rivelazione, insieme ad altre prove schiaccianti, ha portato la donna a cambiare la sua dichiarazione e a dichiararsi colpevole in accordo con l’Ufficio del Procuratore Generale.

Gli altri due imputati, Mohamed Anas Boualam e Zouhair Hadoumi, si sono invece dichiarati non colpevoli e continuano a contestare le accuse di lesioni personali gravi, sequestro di persona, uso di un’arma da taglio e danneggiamento di proprietà.

La sentenza emessa dal giudice Neville Camilleri non lascia spazio a dubbi: 28 anni di carcere per Sciberras, oltre alla confisca di un deposito di 250 euro e una garanzia personale di 10.000 euro. Ma le conseguenze non finiscono qui: “La condannata dovrà inoltre coprire un terzo delle spese per gli esperti del tribunale, pari a 12.979,72 euro, da pagare entro due anni”, ha stabilito il tribunale.

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In aggiunta, è stato emesso un ordine di protezione per cinque anni a favore di Carabott, insieme all’obbligo per Sciberras di risarcire la vittima con 8.000 euro. Una giustizia che si dimostra severa ma necessaria di fronte a un atto di tale gravità.

La vicenda, tuttavia, non è ancora del tutto conclusa, con Boualam e Hadoumi che devono ancora affrontare il processo. Una storia che ha lasciato un’intera comunità scossa e che rimane al centro dell’attenzione pubblica per la brutalità e il coraggio nel cercare giustizia per una vittima innocente.

Foto: Archivio Times Of Malta

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