Entro il 2030, ben il 30% del territorio di Malta sarà trasformato in area protetta! Questo ambizioso obiettivo fa parte di un nuovo piano straordinario per la biodiversità che promette di rivoluzionare l’ambiente dell’isola nei prossimi anni.
Il piano, presentato giovedì, non si limita a vaghe promesse: con un totale di 22 obiettivi specifici, il National Biodiversity and Action Plan
(NBSAP) per il 2030 ha tracciato un percorso preciso per proteggere le risorse naturali di Malta. E non finisce qui! Entro il 2025, verrà sviluppata una strategia dettagliata per garantire che questo target venga raggiunto entro la fine del decennio. Insomma, non si scherza: Malta si prepara a diventare un vero e proprio paradiso naturale!
“Entro il 2027 sarà sviluppato un sistema standard per valutare l’efficacia della gestione dei siti Natura 2000, e le valutazioni verranno effettuate periodicamente”
– si legge nel documento, che dimostra come il governo abbia tutta l’intenzione di monitorare e migliorare costantemente la tutela ambientale.
Già a marzo, Ħondoq ir-Rummien, vicino a Qala, Gozo, è stato ufficialmente dichiarato Special Area of Conservation
dall’Autorità per le Risorse Ambientali. Questo significa che quest’area di straordinaria bellezza naturale è ora protetta ai massimi livelli, e la sua importanza ecologica è riconosciuta a livello governativo. Non solo! Questa designazione riguarda habitat unici e specie di flora e fauna che rendono Malta una delle gemme della biodiversità mediterranea.
Il documento che accompagna questa decisione rappresenta il secondo National Biodiversity Strategy and Action Plan
della nazione. Il primo, lanciato nel 2012, copriva il periodo fino al 2020, ma ora, con 22 obiettivi e ben 78 azioni, il piano punta dritto a proteggere ogni angolo naturale di Malta. E tutto questo mentre affronta direttamente le sfide locali e si allinea agli accordi internazionali per l’ambiente. Non c’è tempo da perdere!
Le cinque aree politiche chiave del piano toccano questioni fondamentali come la restaurazione della natura, la perdita di biodiversità, l’uso sostenibile delle risorse naturali, la sensibilizzazione della popolazione e il miglioramento della cooperazione tra le istituzioni. Insomma, un piano ad ampio spettro che non lascia nulla al caso!
Tra gli obiettivi già anticipati, uno in particolare colpisce: l’Obiettivo 6 promette che, entro il 2030, il 50% delle specie aliene invasive più pericolose per le aree protette sarà finalmente sotto controllo. Questo traguardo sarà raggiunto seguendo le linee guida della National Strategy for Preventing and Mitigating the Impact of Invasive Alien Species
(IAS).
Ma non è tutto! L’Obiettivo 8 è ancora più ambizioso: “Entro il 2030, l’inquinamento da tutte le fonti, tra cui nutrienti in eccesso, pesticidi, sostanze chimiche, plastica, rumore e luce, sarà prevenuto, controllato o ridotto a livelli non dannosi per la biodiversità, in linea con gli impegni dell’UE e internazionali”
. E non si tratta solo di parole: entro il 2027, le cosiddette “aree silenziose” saranno individuate e protette, tenendo conto degli effetti devastanti che il rumore può avere sulla fauna selvatica.
Molti di questi punti d’azione sono già parte delle politiche attuali o di iniziative già avviate. Insomma, Malta non si ferma!
Il lancio ufficiale di questo straordinario piano si è svolto a Xrobb l-Għaġin, un sito che presto sarà anche lui dichiarato Special Conservation Area. La Ministra dell’Ambiente, Miriam Dalli, ha celebrato il momento con parole piene di orgoglio: “Il 95% degli obiettivi della precedente strategia sono stati affrontati, e più della metà di essi sono stati già raggiunti”
, ha dichiarato Dalli, aggiungendo che attualmente il 28,5% del territorio maltese è già protetto, mentre il 35,5% delle zone di gestione della pesca di Malta sono state designate come aree marine protette.
La ministra non ha mancato di sottolineare i risultati concreti ottenuti fino a ora: “I risultati di questi successi stanno portando frutti, è per questo che stiamo osservando sempre più spesso avvistamenti di specie marine come delfini e tartarughe”
.
Infine, ha lanciato un appello a tutti: “Questo piano è il nostro impegno per salvaguardare il patrimonio naturale di Malta per le generazioni future. Insieme, possiamo garantire un paese sostenibile e ricco di biodiversità.”
Crediti: ERA
Foto: Environment Ministry