Un vero e proprio terremoto giudiziario sta per scuotere Malta. Mercoledì, in un’aula di tribunale che si preannuncia rovente, compariranno nomi pesanti della politica e del business maltese: Keith Schembri, Konrad Mizzi, Yorgen Fenech e altri personaggi chiave. L’accusa? Un intricato schema di corruzione legato alla famigerata società offshore 17 Black, il misterioso ingranaggio finanziario che avrebbe drenato milioni attraverso segrete strutture offshore a Panama.
I magistrati hanno formalizzato accuse contro sette individui e quattro aziende connesse alla centrale elettrica di Electrogas, il progetto da 450 milioni di euro che ha ridisegnato il panorama energetico di Malta. Al centro della bufera, ancora una volta, Yorgen Fenech, azionista di punta del consorzio, oggi sotto processo per un presunto sistema di tangenti e transazioni illecite. Ma la lista degli imputati è lunga e include figure di spicco come Paul Apap Bologna, altro azionista Electrogas, e Mario Pullicino, il rappresentante locale della nave cisterna che fornisce il carburante alla centrale.
Sotto la lente d’ingrandimento anche Brian Tonna e Karl Cini, i due contabili accusati di aver orchestrato la rete finanziaria occulta. Il loro ruolo? Costruire, passo dopo passo, il sistema che avrebbe dovuto trasferire enormi somme di denaro da Fenech verso Schembri e Mizzi.
Era il Times of Malta
a rivelare, già il mese scorso, che i pubblici ministeri si stavano preparando a colpire con accuse pesantissime. Il caso nasce da un’inchiesta magistrale durata anni, un’indagine che ha svelato dettagli scioccanti: documenti trapelati dimostrano che Fenech intendeva utilizzare 17 Black per canalizzare fondi verso i due politici attraverso un labirinto di società offshore.
Il contesto in cui tutto ciò avveniva non era certo casuale: Fenech era alla guida di Electrogas proprio mentre il consorzio si aggiudicava un contratto multimilionario per la costruzione e la gestione della centrale a gas di Delimara. Nel frattempo, Konrad Mizzi sedeva sulla poltrona di Ministro dell’Energia, mentre Keith Schembri, braccio destro dell’allora Primo Ministro, controllava le stanze del potere.
E c’è di più: anche Apap Bologna e Pullicino risultano avere società offshore simili a 17 Black. Uno schema che sembra ripetersi, rafforzando i sospetti su un sistema di corruzione molto più ampio e ramificato di quanto inizialmente immaginato.
L’udienza è fissata per le 10 del mattino e promette scintille. Sarà il primo atto di un processo che potrebbe riscrivere la storia politica ed economica di Malta. Restate sintonizzati: questo scandalo è solo all’inizio.