I primi tre trimestri del 2023 sono stati caratterizzati da un approccio cauto alla raccolta di capitali nei mercati finanziari globali, compresa la Borsa di Malta (MSE). I potenziali emittenti si trovavano in uno stato di adattamento, alle prese con un nuovo contesto di tassi d’interesse che era stato istituito dalle banche centrali di tutto il mondo.
Questa incertezza iniziale ha portato a un rinvio delle attività di raccolta di capitali, ma mentre ci avviamo verso il quarto trimestre dell’anno, c’è un senso di ottimismo su ciò che verrà, sia a livello globale che, in particolare, a Malta. Inoltre, si prevede che questo trend positivo continui nel 2024, sostenuto da un rinnovato livello di appetito per la raccolta di capitali da parte degli emittenti maltesi.
Comprendere il rallentamento iniziale
L’iniziale riluttanza a intraprendere attività di raccolta di capitali nei primi tre trimestri del 2023 può essere attribuita a un fattore dominante e di fondo: l’evoluzione del panorama dei tassi di interesse. Le banche centrali a livello globale stavano modificando i tassi di interesse, allontanandosi dai tassi storicamente bassi che avevano caratterizzato gli anni precedenti.
Questa transizione ha creato un certo grado di incertezza tra gli emittenti, che sono diventati diffidenti nei confronti di prestiti a costi potenzialmente più elevati. Di conseguenza, le società maltesi che guardavano all’MSE come piattaforma per la raccolta di capitali si sono rese conto dell’importanza del tempismo e hanno rinviato temporaneamente i loro piani di finanziamento.
A livello locale, gli investitori si stanno gradualmente adattando a questo nuovo panorama, con il governo maltese che ha offerto nuove obbligazioni al pubblico con cedole del 4%
La Banca Centrale Europea ha alzato i tassi d’interesse per nove volte di fila nell’ultimo anno, nel tentativo di frenare l’inflazione persistentemente alta, innescata inizialmente dalla guerra della Russia in Ucraina che ha provocato un’impennata dei prezzi di cibo ed energia. In contrasto con anni di tassi d’interesse prossimi allo zero o negativi nell’area dell’euro, il tasso d’interesse di riferimento dell’eurozona si attesta ora al 4,25%. A livello locale, gli investitori si stanno gradualmente adattando a questo nuovo scenario, con il governo maltese che ha offerto nuove obbligazioni al pubblico con tassi cedolari del quattro per cento.
Su una scala internazionale più ampia, un altro fattore che ha contribuito a rendere l’attività dei mercati dei capitali poco intensa nel corso dell’anno è stata l’influenza della volatilità dei mercati. I mercati azionari hanno attraversato periodi prolungati di volatilità, in quanto gli investitori hanno reagito alle mutevoli aspettative sui tassi di interesse. Ciò ha reso difficile per le aziende valutare il sentimento del mercato e il momento ottimale per le loro iniziative di raccolta di capitali.
Il rimbalzo previsto
Per quanto riguarda il resto del 2023 e il 2024, le prospettive per le attività di raccolta di capitali sono positive grazie alla stabilizzazione del contesto dei tassi di interesse. Si prevede che le banche centrali, dopo un periodo di aggiustamenti dei tassi, si stabilizzeranno nei loro nuovi regimi di tassi d’interesse. Questa stabilità in evoluzione dovrebbe infondere un maggiore senso di fiducia e prevedibilità nel mercato, fornendo una base più solida sia agli emittenti che agli investitori.
Allo stesso tempo, le imprese beneficeranno di una più chiara comprensione dei costi di finanziamento, che consentirà loro di affrontare le attività di raccolta di capitali con maggiore consapevolezza e precisione strategica. Nell’ultimo trimestre del 2023 si prevede una continua ripresa della fiducia degli investitori, che dovrebbe far aumentare la domanda di nuove emissioni di titoli azionari e di debito.
Mentre nei primi tre trimestri del 2023 si è assistito a un rallentamento della raccolta di capitali a causa di vari fattori economici di mercato, si prevede una ripresa nell’ultimo trimestre e oltre. Quando i tassi d’interesse si stabilizzeranno, il sentimento del mercato migliorerà e il mondo continuerà a riprendersi dalle sfide economiche poste dalla pandemia COVID-19, si prevede che le aziende, sia a livello locale che all’estero, rinvigoriranno le loro strategie di raccolta di capitali per alimentare le loro pipeline di progetti imminenti.
Questo rinnovato entusiasmo promette di inaugurare un periodo dinamico per i mercati dei capitali, promettendo nuove opportunità sia per gli emittenti che per gli investitori.
Beppe Jaccarini è analista di mercati dei capitali presso Curmi & Partners Ltd.
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