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hsbc lascia Malta: aps pronta a una sfida impossibile?

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Il colosso bancario HSBC sta per lasciare Malta, ma la sua sostituzione è tutt’altro che semplice. APS Bank, da mesi in trattativa per acquisire le operazioni maltesi della banca britannica, potrebbe presto assumere un ruolo di prim’ordine. Ma come può una banca locale, decisamente più piccola, riuscire a rilevare una multinazionale del calibro di HSBC? Le voci nel settore sono divise, e il dubbio maggiore è uno solo: può davvero un pesce piccolo inghiottire uno squalo? .

Le trattative per questo accordo epocale sono iniziate già a gennaio 2023, ma a luglio APS si è ritirata bruscamente, lasciando HSBC libera di cercare un acquirente internazionale. Tuttavia, nonostante i tentativi, il colosso bancario non ha trovato nessuno disposto a subentrare. A febbraio 2024, i negoziati sono ripresi e, negli ultimi mesi, le due banche hanno trovato un accordo su molti aspetti chiave, come il prezzo e la possibilità per HSBC di mantenere una piccola partecipazione e offrire supporto durante la transizione. Ma le sfide non sono finite.

Secondo fonti interne, il ministro delle Finanze Clyde Caruana sarebbe particolarmente contrario all’accordo con APS. “Malta ha bisogno di un grande nome internazionale per sostituire HSBC”, ha affermato il ministro, mettendo in dubbio l’operazione con la banca locale. Il timore è che, senza una presenza internazionale di peso, Malta possa perdere l’attrattiva per gli investimenti esteri. “Non parliamo di giochi d’azzardo o criptovalute, ma di investimenti seri che rischiano di diminuire senza una grande banca di prestigio” , avverte l’analista finanziario Paul Bonello.

Le cifre parlano chiaro: HSBC ha depositi e riserve più che doppi rispetto a quelli di APS. “È come un piccolo pesce che cerca di inghiottire uno squalo” , ha detto un esperto, lasciando intendere che il capitale necessario per un’acquisizione di questa portata potrebbe essere fuori dalla portata di APS. Tuttavia, fonti vicine alle trattative sostengono che APS non sarebbe mai entrata in discussioni senza solide garanzie finanziarie e il supporto di consulenti esperti, sia locali che internazionali.

E poi ci sono i regolatori. Anche se HSBC e APS riuscissero a trovare un accordo, spetterebbe alla Malta Financial Services Authority (MFSA) e, soprattutto, alla Banca Centrale Europea (BCE) dare il via libera definitivo. Trattandosi di banche di importanza sistemica, il loro eventuale fallimento potrebbe avere ripercussioni catastrofiche per l’intera economia maltese. E qui si apre una nuova incognita: la BCE potrebbe bloccare l’affare se lo ritenesse dannoso per la concorrenza o se APS non dimostrasse di avere le spalle sufficientemente larghe per reggere il peso dell’acquisizione.

In tutto questo, la partenza di HSBC potrebbe segnare la fine di un’era per Malta. Alcuni temono che l’uscita di scena di un colosso bancario internazionale possa isolare l’isola dai mercati globali. “HSBC ha promesso di connettere Malta al circuito internazionale, ma quando si è trattato di trovare banche corrispondenti, ha alzato a malapena un dito”, ha dichiarato un osservatore.

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C’è anche chi vede un’opportunità. APS è considerata una banca solida e, guardando ad altri Paesi, il ritiro di HSBC è stato gestito con successo da banche locali. In Grecia, per esempio, una banca addirittura più piccola di APS ha rilevato le operazioni di HSBC, mentre in Canada è stata la Royal Bank a subentrare senza particolari difficoltà. Anche se rimangono dubbi su come questo scenario possa replicarsi a Malta, c’è chi sostiene che “ciò che conta davvero è che la sostituzione avvenga con un’istituzione rispettabile, e APS lo è senza dubbio” .

La storia non è ancora finita e l’esito delle trattative tra APS e HSBC resta appeso a un filo, ma una cosa è certa: la partenza di HSBC segnerà un punto di svolta per l’economia maltese. Il futuro è incerto, e il destino di Malta nel panorama bancario internazionale è tutto da scrivere.

Foto: Matthew Mirabelli

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