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Malta

Intrighi e corruzione: l’ex sovrintendente Aquilina nella rete di Yorgen Fenech

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Un’inquietante rivelazione ha sconvolto Malta: un alto funzionario della polizia, incaricato di indagare su Yorgen Fenech, è ora accusato di essere coinvolto in un piano di corruzione. Ray Aquilina, ex sovrintendente della polizia, avrebbe intrattenuto conversazioni segrete con Fenech attraverso l’app di messaggistica criptata Signal, discutendo affari immobiliari mentre guidava l’unità anti-riciclaggio della polizia.

Secondo quanto emerso in tribunale, i messaggi recuperati dal telefono di Fenech non solo dimostrerebbero una connessione tra i due, ma rivelerebbero anche dettagli scottanti su un accordo per la vendita di una proprietà a Birżebbuġa. Questo accadeva proprio mentre l’unità di Aquilina indagava sulla 17 Black, la misteriosa società di Dubai di Fenech, sospettata di essere un canale per pagamenti illeciti.

Ma non è tutto. L’ispettore Sean Friggieri ha dichiarato in aula che Fenech avrebbe co-finanziato l’acquisto della proprietà, impartendo ordini precisi ai suoi collaboratori affinché eliminassero ogni traccia del suo coinvolgimento. Nel frattempo, Aquilina avrebbe orchestrato il tutto facendo apparire i suoi genitori come acquirenti della proprietà, che avrebbero poi trasferito a lui.

Gli investigatori hanno inoltre scoperto che Aquilina aveva effettuato 11 ricerche sul nome di Fenech nel database della polizia, sollevando sospetti su una possibile fuga di informazioni. “Le nostre indagini sono iniziate nel dicembre 2019, dopo una denuncia che sosteneva che dati riservati sull’omicidio di Daphne Caruana Galizia fossero stati divulgati a terzi da funzionari pubblici”, ha spiegato l’ispettore Friggieri.

Ray Aquilina si dichiara innocente, ma è accusato di riciclaggio di denaro, corruzione, fuga di informazioni confidenziali e falsa testimonianza. Anche Yorgen Fenech, già al centro di numerosi scandali, e il notaio Mario Bugeja, coinvolto nella compravendita, devono affrontare accuse di riciclaggio e corruzione. Tutti e tre respingono le accuse.

Secondo una precedente indagine del 2021, si sospettava che Fenech avesse facilitato l’acquisto di un appartamento a Birżebbuġa per Aquilina a un prezzo scandalosamente basso: meno di un terzo del suo valore di mercato, stimato in oltre 180.000 euro. Un chiaro tentativo di nascondere i veri beneficiari della transazione.

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Il caso continua a destare scalpore, con nuove rivelazioni che emergono a ogni udienza. La difesa di Fenech è guidata dagli avvocati Charles Mercieca e Gianluca Caruana Curran, mentre Lennox Vella rappresenta Aquilina e Franco Debono difende Bugeja. L’accusa è condotta dall’ispettore Sean Friggieri e dagli avvocati Andrea Zammit e Gary Cauchi dell’Ufficio del Procuratore Generale.

Foto: [Times of Malta]

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