Un terremoto politico scuote Malta, e al centro della bufera c’è il deputato nazionalista Toni Bezzina, deciso a respingere le pesanti accuse mosse contro di lui. In un botta e risposta infuocato con il primo ministro Robert Abela, Bezzina svela quello che definisce un tentativo disperato del Partito Laburista di sviare l’attenzione dagli scandali che coinvolgono due ministri chiave. “Queste accuse sono pura invenzione,” ha dichiarato Bezzina. “Il Labour sta cercando di distogliere l’attenzione dalle gravi violazioni etiche di Clayton Bartolo e Clint Camilleri.”
Le accuse sono esplose dopo che il commissario per gli standard ha trovato Bartolo e Camilleri colpevoli di aver violato il codice etico ministeriale. Il rapporto shock dell’ex capo della giustizia Joseph Azzopardi racconta una storia inquietante: Bartolo avrebbe garantito alla sua partner Amanda Muscat un lavoro da consulente strapagato, scatenando un’ondata di critiche senza precedenti.
Ma Abela non si lascia intimidire. In un’intervista al Times of Malta, il primo ministro ha difeso con fermezza i due ministri, accusando contemporaneamente il Partito Nazionalista di “ipocrisia.” “Bezzina riceve 51.000 euro all’anno dal Dipartimento dei Lavori Pubblici, ma non si presenta mai a lavoro,”
ha affermato Abela, rincarando la dose contro i parlamentari dell’opposizione.
Neville Gafà, ex funzionario dell’ufficio del primo ministro, ha presentato una denuncia formale contro Bezzina, Ivan Castillo e Justin Schembri. La tensione è palpabile, e Bezzina non si tira indietro: “Il Labour vuole mettermi a tacere, ma io continuerò a difendere pescatori e agricoltori.”
Bezzina si è detto convinto che il Partito Laburista stia ripetendo un copione già visto. “È lo stesso schema che usarono contro Rosianne Cutajar quando l’auditor generale smascherò la sua posizione come consulente dell’ITS.” Il deputato non risparmia accuse: “Per undici anni, il Labour ha costruito un castello di bugie senza mai prendere responsabilità. Questo dimostra quanto siano infondate queste accuse.”
Anche David Agius, vice presidente del parlamento, si è trovato sotto il fuoco incrociato. Accusato di non presentarsi al lavoro, Agius ha risposto in modo deciso: “Non si tratta di un lavoro fantasma. Ho un permesso speciale dal Freeport per gestire i miei impegni parlamentari. Tutto è svolto secondo le regole.”
Non meno risoluto è Ivan Castillo, responsabile tecnico presso Enemalta, che ha respinto con forza le accuse definite “ridicole.” “Non ho mai mancato di adempiere ai miei doveri. Quando non sono al lavoro, non percepisco alcuna paga,”
ha spiegato Castillo, promettendo di fornire tutte le prove necessarie al comitato etico.
La tensione sale, e le accuse si moltiplicano. Bezzina sottolinea che tutto questo non è una coincidenza: “Queste false accuse emergono proprio ora che Bartolo e Camilleri sono intrappolati dai loro scandali.”
Il panorama politico di Malta sembra più incandescente che mai, con i due partiti principali che si scontrano senza esclusione di colpi.
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