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Voli diretti verso Guantanamo: migranti detenuti nella nuova fase della guerra contro l’immigrazione

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È ufficiale: i primi voli diretti dalla terra degli Stati Uniti alla base militare di Guantanamo, a Cuba, sono già partiti. E cosa c’è a bordo? Migranti detenuti nell’ambito di una delle operazioni più controverse dell’amministrazione Trump, che sta cercando di intensificare la sua battaglia contro l’immigrazione illegale. La Casa Bianca ha confermato che la nuova fase di questo piano è già in corso.

Quella che una volta era nota principalmente come una prigione per sospetti terroristi, oggi si trasforma in un altro incubo per i migranti. La base di Guantanamo è pronta a ospitare una struttura speciale per trattenere fino a 30.000 migranti, un progetto ordinato direttamente da Trump la settimana scorsa. “Oggi sono partiti i primi voli dagli Stati Uniti verso la baia di Guantanamo con migranti illegali,”  ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, durante un’intervista su Fox Business, aggiungendo un ulteriore capitolo alla storia controversa della base.

Questa mossa arriva nel cuore di una strategia ancora più ampia contro l’immigrazione clandestina, che il presidente ha lanciato con grande enfasi durante il suo secondo mandato. Trump ha dato il via a una serie di raid, arresti e deportazioni, spesso portati a termine su aerei militari. Ma c’è di più: la base di Guantanamo, che fu aperta dopo gli attacchi dell’11 settembre, ha sempre avuto una reputazione sinistra. “Guantanamo è un sito di notorietà senza pari,”  è la denuncia degli esperti delle Nazioni Unite, che non smettono di condannare le condizioni disumane in cui i detenuti sono costretti a vivere.

Se Barack Obama e Joe Biden avevano cercato di chiudere il centro di detenzione, le resistenze politiche e il Congresso hanno ostacolato ogni tentativo. Così, Guantanamo continua a essere operativa, mantenendo al suo interno ancora 15 prigionieri accusati di terrorismo. Ma questa volta, i migranti verranno trattenuti in una zona separata della base. Un ulteriore passo verso l’inasprimento delle politiche di detenzione, mentre circa 300 militari americani sono già impegnati a Guantanamo in quelle che sono chiamate “operazioni di detenzione degli stranieri illegali.”

Foto: [Archivio Times Of Malta]

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