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Trump smantella gli uffici DEIA: una mossa che divide l’America

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La rivoluzione è iniziata: Donald Trump ha deciso di smantellare gli uffici federali dedicati alla diversità e all’inclusione, in una mossa senza precedenti che ha lasciato l’America spaccata e in tumulto. Con un ordine perentorio, tutti i dipendenti degli uffici DEIA (Diversity, Equity, Inclusion and Accessibility) sono stati posti in congedo amministrativo retribuito, segnando il primo giorno del suo nuovo mandato con un colpo di scena epocale.

“Inviare una notifica a tutti i dipendenti degli uffici DEIA che sono posti in congedo amministrativo retribuito con effetto immediato, mentre l’agenzia intraprende i passi per chiudere tutti gli uffici e i programmi legati a DEIA”, recita il memorandum dell’Ufficio per la Gestione del Personale (OPM), firmato dal direttore ad interim Charles Ezell e diffuso sui social media. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, non ha esitato a confermare la notizia su X: “Posso confermare con piacere!” , ha scritto con entusiasmo.

Durante la sua campagna elettorale, Trump aveva definito queste politiche discriminatorie nei confronti dei bianchi, in particolare degli uomini. Non solo: ha scagliato attacchi feroci contro il riconoscimento della diversità di genere, prendendo di mira le persone transgender e le cure di affermazione di genere per i giovani. Ora, con un decreto esecutivo, ha stabilito ufficialmente l’esistenza di soli due generi e posto fine a qualsiasi iniziativa federale legata alla diversità.

Nel suo primo giorno di governo, Trump ha cancellato ben 78 ordini esecutivi e memorandum presidenziali firmati da Joe Biden. Tra questi, molti erano volti a promuovere uguaglianza e diritti LGBTQ. “L’amministrazione Biden ha imposto programmi di discriminazione illegale e immorale, mascherati sotto il nome di ‘diversità, equità e inclusione (DEI)’ in quasi ogni ambito del governo federale” , si legge in uno degli ordini esecutivi.

Il memorandum dell’OPM ha definito i programmi DEI “una vergogna, un inutile spreco di denaro pubblico e una divisione razziale”. Ha inoltre ordinato la cancellazione immediata di tutti i corsi di formazione sulla diversità, la risoluzione dei contratti correlati e la rimozione di siti web e account social che promuovono queste iniziative. Ogni capo agenzia è stato incaricato di indagare su eventuali tentativi di nascondere tali programmi dietro linguaggi ambigui. La mancata segnalazione di queste informazioni entro 10 giorni potrebbe comportare “conseguenze negative” .

Entro venerdì, i dirigenti dovranno presentare un piano per ridurre il personale nelle posizioni legate alla diversità e all’inclusione, segnando così una svolta drastica nella gestione delle risorse umane federali.

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Ma il terremoto politico non si ferma al settore pubblico. Anche le grandi aziende americane stanno sentendo il peso di questa nuova direzione. Meta, Walmart e marchi iconici come Ford e Harley-Davidson hanno già ridotto le loro iniziative per sostenere le minoranze, programmi nati all’indomani del movimento Black Lives Matter.

In un momento in cui l’America cerca di ridefinire la sua identità, questa decisione potrebbe segnare una nuova era… o un ritorno a un passato controverso.

Foto: AFP

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