Un’idea che sembra uscire da un romanzo distopico: Donald Trump, ex presidente degli Stati Uniti, ha svelato un piano che potrebbe ridefinire la geografia del Medio Oriente. La sua proposta? “Ripulire completamente”
Gaza, trasferendo la popolazione palestinese in Egitto e Giordania, nella speranza di risolvere uno dei conflitti più complessi al mondo.
Descrivendo Gaza come “un sito di demolizione” devastato dalla guerra tra Israele e Hamas, Trump ha dichiarato di aver discusso il piano con il re Abdullah II di Giordania e di voler coinvolgere il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. “Vorrei che l’Egitto accogliesse le persone. E che lo facesse anche la Giordania,” ha affermato durante un’intervista sull’Air Force One. “Stiamo parlando di circa un milione e mezzo di persone. Dobbiamo ripulire completamente tutto. Non so, ma qualcosa deve succedere.”
Le parole di Trump non fanno che amplificare la tensione in un territorio già in ginocchio. Dal 7 ottobre 2023, data in cui Hamas ha attaccato il sud di Israele, quasi l’intera popolazione di Gaza – 2,4 milioni di persone – è stata sfollata, molte più volte. “È letteralmente un sito di demolizione al momento. Quasi tutto è stato distrutto, e la gente sta morendo,” ha aggiunto l’ex presidente. “Preferirei lavorare con alcune nazioni arabe per costruire case in un’altra area dove possano magari vivere in pace per una volta.”
La proposta di trasferire gli abitanti di Gaza, “temporaneamente o a lungo termine,”
ha scatenato ricordi dolorosi per i palestinesi. Molti vedono in questo piano un’eco della “Nakba”, la catastrofe che 75 anni fa ha visto la deportazione di massa dei palestinesi durante la creazione di Israele. Anche se Israele ha ufficialmente negato piani di trasferimento forzato, alcuni membri dell’ala estrema del governo israeliano hanno apertamente sostenuto l’idea di svuotare Gaza.
Nel frattempo, Trump ha riaffermato il suo sostegno incondizionato a Israele. Sabato, ha confermato di aver sbloccato una spedizione di bombe da 2.000 libbre per Israele, bloccata in precedenza da Joe Biden. “Le abbiamo rilasciate oggi. Le avevano pagate e le aspettavano da molto tempo,”
ha dichiarato.
Eppure, la visione di Trump per Gaza non si ferma qui. Durante la sua campagna elettorale dell’ottobre scorso, aveva immaginato un futuro per Gaza in cui sarebbe potuta diventare “meglio di Monaco” se ricostruita “nel modo giusto.” Anche Jared Kushner, ex consigliere e genero di Trump, aveva suggerito di trasformare la costa di Gaza in una risorsa, proponendo a febbraio di svuotare l’area dai civili per liberarne il potenziale economico.
Ma questa visione non tiene conto delle conseguenze umane e storiche. Con il territorio devastato e una fragile tregua tra Israele e Hamas appena entrata nella seconda settimana, il destino di Gaza resta incerto. I palestinesi continuano a resistere all’idea di un trasferimento forzato, e la comunità internazionale si interroga sulla possibilità di una vera pace in una regione segnata da conflitti senza fine.
Foto: [Archivio AFP]