Un caso che ha scioccato l’intera comunità di Mosta: Akhila Prasad, una giovane donna indiana di 25 anni, è finita davanti al giudice per aver rubato ben 920 euro dal portafoglio del suo datore di lavoro, il proprietario di una panetteria locale. “Un furto meticoloso e ripetuto che ha lasciato l’imprenditore incredulo” hanno commentato fonti vicine al caso.
I fatti risalgono alla scorsa settimana, quando la donna, approfittando della fiducia riposta in lei, ha sottratto il denaro poco alla volta, spalmando il furto su più giorni. L’udienza, tenutasi lunedì, si è conclusa con un’ammissione di colpa da parte dell’imputata. La magistrata Yana Micallef Stafrace ha condannato Prasad a due anni di reclusione, con la pena sospesa per tre anni, una sentenza che le permette di evitare il carcere, ma non certo le ripercussioni morali del suo gesto.
Alla guida dell’accusa, l’avvocato generale Brandon Hewer e l’ispettore Godwin Scerri, mentre la difesa della giovane è stata affidata agli avvocati Matthew Xuereb e Alex Scerri Herrera. “Un caso che solleva interrogativi su fiducia e tradimenti nei luoghi di lavoro”
hanno dichiarato alcuni osservatori giuridici.
Il gesto della donna rimarrà a lungo nella memoria della comunità come un esempio di come la fiducia, quando tradita, possa generare conseguenze profonde.