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scontro totale tra Harris e Trump: il dibattito che può cambiare tutto

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La corsa alla Casa Bianca si fa incandescente! A soli due giorni dal tanto atteso – e forse unico – dibattito televisivo tra Kamala Harris e Donald Trump, i sondaggi dipingono uno scenario esplosivo. Da una parte c’è Trump, saldo al suo trono di consenso nonostante lo scandalo senza precedenti di essere un criminale condannato e di aver orchestrato un tentativo di golpe politico nel 2020. Dall’altra, una Harris in ascesa, che è passata dall’ombra di vicepresidente poco notata a minaccia reale per il tycoon repubblicano. Ma c’è un grande “ma”: i numeri non sono ancora a suo favore, e la sfida rimane apertissima!

Secondo un sondaggio del New York Times/Siena, Trump, alla veneranda età di 78 anni, è in testa a livello nazionale con il 48% contro il 47% di Harris. Una distanza sottile, quasi impercettibile, che lascia tutto in bilico. E sappiamo bene che non conta il voto popolare negli USA, ma il risultato stato per stato. Un gruppo ristretto di stati chiave deciderà chi entrerà alla Casa Bianca. E qui le cose si fanno ancora più tese: Harris è leggermente avanti in Wisconsin, Michigan e Pennsylvania, mentre è in perfetta parità in Nevada, Georgia, North Carolina e Arizona. Un vero e proprio campo di battaglia!

Un altro sondaggio di CBS News/YouGov mostra Harris in vantaggio di un solo punto in Michigan e Wisconsin, ma in equilibrio assoluto in Pennsylvania. Insomma, si gioca tutto su pochi voti, in pochi stati, in un clima già di per sé esplosivo.

Le sorprese non sono finite: l’elezione è già stata un caos! Biden, a 81 anni, ha abbandonato la corsa, preoccupato per la sua età. Trump è sopravvissuto per miracolo a un attentato durante un comizio e ora i timori crescono: cosa succederà se Trump perderà? Rifiuterà di accettare la sconfitta come nel 2020?

Ma i numeri parlano chiaro: entrambi i candidati possono contare su un esercito di fedelissimi. Il paese è spaccato in due, e l’unico evento in grado di cambiare le sorti della gara potrebbe essere il dibattito di martedì trasmesso da ABC News. Un evento epico, l’unico confronto diretto tra i due. Da non perdere.

Trump, con il suo stile aggressivo e tagliente, sarà costretto a moderarsi per non rischiare di alienare il pubblico mentre si troverà faccia a faccia con una candidata mista che aspira a diventare la prima donna presidente degli Stati Uniti. Harris, invece, dovrà sfruttare al massimo questa opportunità: connettersi finalmente con gli americani, dopo essere stata quasi invisibile nel ruolo di vicepresidente. E il tempo stringe!

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Trump, il candidato presidenziale più anziano della storia degli USA, spinge su un messaggio apocalittico: “Senza di me, l’America è condannata!” . Dall’altro lato, Harris punta su un messaggio di speranza e ottimismo, cercando di convincere il paese che il futuro è luminoso, ma solo se lei sarà eletta.

  • Insulti sessisti in campo –

Ma c’è un ostacolo gigantesco: come si può dibattere con Donald Trump, il re delle false dichiarazioni e degli attacchi personali? Joe Biden, nel suo unico confronto con Trump, ha dovuto arrendersi alla forza travolgente dell’ex presidente. E Harris dovrà affrontare una sfida simile. Trump non ha perso tempo: già la attacca con insulti razzisti e sessisti, storpiando deliberatamente il suo nome e chiamandola “pazza” e “marxista” .

“Affrontare Donald Trump in un dibattito richiederà una concentrazione e una disciplina quasi sovrumane” , ha detto Pete Buttigieg, sostenitore di Harris e attuale segretario ai trasporti, in un’intervista alla CNN. Ed è difficile dargli torto.

Subito dopo il dibattito, il team di Harris ha annunciato un tour nelle regioni chiave, a partire dalla North Carolina, per poi proseguire in Pennsylvania. L’obiettivo? Spingere sulla rimonta.

Nel frattempo, Trump ha arringato la folla durante un comizio infuocato in Wisconsin, lanciando accuse gravissime. Secondo lui, i Democratici starebbero mettendo in pericolo la nazione, “importando assassini, predatori di bambini e stupratori seriali da ogni parte del mondo”. E non finisce qui: sulla sua piattaforma Truth Social, Trump ha promesso che, una volta tornato alla Casa Bianca, imporrà “lunghe condanne” a chiunque, secondo lui, stia pianificando di “falsare”  le elezioni di novembre.

Foto: [Archivio Times Of Malta]

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