Gli alleati del leader dell’opposizione russa Alexei Navalny hanno dichiarato lunedì di non essere riusciti a rintracciarlo da sei giorni e che probabilmente è stato trasferito.
Navalny sta scontando una condanna a 19 anni di carcere con l’accusa di estremismo e quest’estate un tribunale ha ordinato di trasferirlo in una colonia carceraria a “regime speciale” più dura.
“Non sappiamo ancora dove sia Alexei”, ha dichiarato la sua portavoce Kira Yarmysh sui social media.
Ha detto che i suoi avvocati hanno cercato di visitare Navalny all’IK-6, dove era detenuto, e hanno provato a visitare una colonia a “regime speciale” – IK-7 – nella stessa regione.
“Sono stati informati contemporaneamente in entrambe le colonie che non è lì”, ha detto Yarmysh.
“Si rifiutano di dire dove lo hanno portato”, ha detto in un altro post sui social media.
La sua scomparsa arriva mentre il presidente Vladimir Putin ha annunciato che si candiderà per un quinto mandato a marzo, intenzionato a prolungare il suo lungo governo.
Gli alleati del leader dell’opposizione ritengono che sia stato portato via dalla regione di Vladimir.
“Può essere ovunque”, ha detto un altro alleato di Navalny, Leonid Volkov.
“Quel che è peggio è che potrebbe essere trasferito per diverse settimane”, ha aggiunto.
L’enorme sistema carcerario russo spesso impiega settimane, o addirittura mesi, per trasferire i prigionieri da una struttura all’altra su rotaia.
Negli ultimi mesi Navalny ha visto seriamente limitati i suoi contatti con il mondo esterno e quest’anno è entrato e uscito dalle celle di isolamento.
Stati Uniti “profondamente preoccupati” per Navalny
Gli Stati Uniti si sono detti preoccupati per l’assenza di notizie sulla sorte di Navalny.
“Siamo profondamente preoccupati per queste notizie”, ha dichiarato il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale John Kirby ai giornalisti a bordo dell’Air Force One. “Dovrebbe essere rilasciato immediatamente”
