I Marmi del Partenone potrebbero presto essere restituiti alla Grecia dal British Museum nell’ambito di uno “scambio culturale” in corso di negoziazione con Atene.
Le antiche sculture, note anche come Marmi di Elgin, furono prelevate dal tempio del Partenone sull’Acropoli di Atene all’inizio del XIX secolo dal diplomatico britannico Thomas Bruce, conte di Elgin.
Da un anno sarebbero in corso colloqui segreti tra il presidente del British Museum George Osborne – ex ministro delle Finanze – e il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis.
L’accordo, di fatto un contratto di prestito, potrebbe vedere la restituzione delle antichità di 2.500 anni fa “prima o poi”, ha riferito mercoledì il quotidiano Daily Telegraph citando alcune fonti.
Un tale accordo potrebbe aggirare il divieto legale per il museo di smembrare la sua vasta collezione.
È probabile che Londra invii alcuni oggetti in prestito a lungo termine e che Atene ricambi con alcuni tesori dell’antica Grecia.
Qualsiasi accordo di prestito, tuttavia, non dovrebbe porre fine alla lunga disputa sulle 17 sculture e parte di un fregio.
Secondo il Telegraph, la Grecia intende continuare a fare pressione per ottenere la piena proprietà legale delle sculture.
Sottratti da Elgin quando era ambasciatore britannico presso l’Impero Ottomano, la Grecia sostiene che i marmi sono stati rubati e da tempo si batte per la loro restituzione, mentre il Regno Unito sostiene che sono stati presi legalmente.
La loro restituzione rimane un argomento molto delicato, poiché la vasta collezione del British Museum comprende molti oggetti che ora sono considerati da altri Paesi come bottino preso dai costruttori dell’Impero britannico e il governo è cauto nel creare un precedente.
Un portavoce ha dichiarato mercoledì:
“Abbiamo detto pubblicamente che stiamo cercando attivamente una nuova partnership per il Partenone con i nostri amici in Grecia e, mentre entriamo in un nuovo anno, sono in corso discussioni costruttive”.
