Il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha dichiarato giovedì che l’intervento militare su larga scala di Mosca contro l’Ucraina ha “ripulito” la società russa, dopo che migliaia di persone sono fuggite dal Paese o sono state arrestate dallo scoppio dei combattimenti.
Da quando il Cremlino ha ordinato l’ingresso delle truppe in Ucraina nel febbraio 2022, i funzionari di Mosca hanno ripetutamente bollato come “traditori” i russi fuggiti dal Paese per sfuggire a una vasta mobilitazione o per motivi politici.
“L’operazione militare speciale ha unito la nostra società come mai prima d’ora e ha contribuito alla pulizia delle persone che non sentono di appartenere alla storia e alla cultura russa“, ha dichiarato Lavrov durante una conferenza stampa.
“Alcuni se ne sono andati, altri sono rimasti ma hanno iniziato a riflettere”, ha aggiunto.
Decine di migliaia di russi hanno lasciato il Paese in segno di protesta all’inizio del conflitto e altre migliaia se ne sono andate dopo che il Cremlino ha annunciato una mobilitazione militare.
Mosca ha anche orchestrato una vasta repressione del dissenso, vietando le critiche alla campagna militare e punendo migliaia di persone per averla denunciata pubblicamente.
Non è la prima volta che la leadership russa fa riferimento alla pulizia o all’epurazione della società, giurando al contempo di “de-nazificare” l’Ucraina.
Nel maggio dello scorso anno, il Presidente Vladimir Putin ha dichiarato: “Sono certo che questa pura e necessaria autopulizia della società non potrà che rafforzare il nostro Paese”
“Il popolo russo è sempre in grado di distinguere i veri patrioti dai traditori e dalla feccia e li sputa come una mosca che gli è finita accidentalmente in bocca”, ha aggiunto il leader russo di lungo corso.
