La Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) ha confermato giovedì il divieto francese di procreare utilizzando gameti o embrioni conservati provenienti da una persona deceduta.
I giudici hanno esaminato i casi di due donne nate nel 1992, che avevano cercato di far trasferire in Spagna, dove la procreazione postuma è legale, lo sperma o gli embrioni congelati dei loro partner deceduti.
Una coppia, che stava insieme da 11 anni, aveva congelato lo sperma subito dopo che all’uomo era stato diagnosticato un cancro al cervello.
Ma la donna non è riuscita a concepire un bambino attraverso l’inseminazione artificiale prima che il marito morisse nel 2019.
Ha chiesto che i gameti conservati fossero esportati in Spagna.
Una seconda donna aveva già avuto due figli dal marito, il secondo nato tramite fecondazione in vitro quando l’uomo ha iniziato a soffrire di leucemia.
Nel 2018 hanno potuto conservare cinque embrioni e la donna ha chiesto che venissero trasferiti in Spagna l’anno successivo.
Entrambe le donne hanno fatto ricorso alla CEDU dopo che le autorità francesi hanno rifiutato di autorizzare il trasferimento.
Il codice di sanità pubblica francese vieta la procreazione postuma e l’esportazione di gameti o embrioni per scopi illegali secondo la legge francese.
Ma le donne hanno sostenuto che il governo stava violando i loro diritti ai sensi dell’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, che garantisce il rispetto della vita privata e familiare.
un giusto equilibrio
I giudici europei hanno stabilito che “le autorità nazionali hanno raggiunto un giusto equilibrio tra gli interessi in gioco” e che Parigi aveva “la facoltà di decidere come trattare gameti ed embrioni”.
“Nel presentare le richieste contestate, l’unico obiettivo dei ricorrenti era stato quello di aggirare la legge francese… non avevano addotto alcun argomento particolare che giustificasse la mancata applicazione della legge nei loro casi”, ha dichiarato la corte in un comunicato.
I giudici hanno espresso una riserva, osservando che dal 2021 le donne single e le coppie lesbiche possono avere figli attraverso la procreazione medicalmente assistita.
Questo “ha riaperto il dibattito sulla rilevanza della giustificazione per il mantenimento del divieto” di procreazione postuma, hanno detto.
“La Corte ha ribadito che, sebbene gli Stati membri godano di un’ampia discrezionalità nella sfera bioetica, il quadro legislativo da essi predisposto deve essere coerente”, si legge nella dichiarazione.
Altrove in Europa, il mese scorso la portoghese Angela Ferreira ha dato alla luce un bambino nato dallo sperma congelato del marito morto, dopo che la sua campagna ha fatto sì che un divieto simile venisse annullato nel 2021.