Un viceministro della Difesa russo, smascherato da un’indagine condotta dal team del defunto leader dell’opposizione Alexei Navalny, è stato posto in custodia cautelare mercoledì con il sospetto di aver intascato ingenti tangenti.
L’arresto di Timur Ivanov, alleato di lunga data del ministro della Difesa Sergei Shoigu, è il caso di corruzione più drammatico degli ultimi anni in Russia. Arriva mentre le spese per l’esercito sono aumentate a causa dell’offensiva contro l’Ucraina.
Ivanov, 48 anni, ha supervisionato la costruzione e gli appalti per le forze armate ed è stato collegato alla ricostruzione di alto profilo della città ucraina di Mariupol, occupata dalle forze di Mosca.
“Il vice ministro della Difesa della Federazione Russa è stato inviato in un centro di detenzione preventiva”, ha dichiarato il servizio stampa dei tribunali di Mosca in una dichiarazione sui social media.
Rischia fino a 15 anni di carcere per corruzione “su scala particolarmente ampia”, ha aggiunto.
Ivanov nega le accuse, ha dichiarato il suo avvocato all’agenzia di stampa statale TASS.
Diversi media russi indipendenti hanno affermato che Ivanov e la sua famiglia hanno acquisito grandi ricchezze grazie alle tangenti sui contratti stipulati al ministero.
Stile di vita sontuoso
Nel dicembre 2022, il team di Navalny ha dichiarato di aver ottenuto migliaia di e-mail trapelate dalla moglie di Ivanov, Svetlana Maniovich, che mostravano uno stile di vita sfarzoso, ben al di là di quanto potesse coprire il suo stipendio ufficiale.
La donna avrebbe speso centinaia di migliaia di euro in auto di lusso, gioielli, vestiti, feste e affitti di immobili di pregio e yacht nel sud della Francia.
Alcune delle transazioni sono state effettuate tramite terzi, tra cui appaltatori del ministero della Difesa.
Il Cremlino ha dichiarato che il presidente Vladimir Putin era in “costante” contatto con Shoigu, ma ha rifiutato di commentare direttamente l’arresto di Ivanov.
“Ci sarà un’indagine”, ha detto il portavoce Dmitry Peskov, mettendo in guardia dalle “speculazioni”.
Mercoledì, in tribunale, Ivanov, 48 anni, si è presentato in un banco di vetro riservato agli imputati in uniforme militare.
Il tribunale ha detto che gli inquirenti ritengono che facesse parte di una “associazione a delinquere” per prendere una “tangente su scala particolarmente ampia sotto forma di servizi immobiliari, nel corso di appalti e subappalti per il ministero della Difesa”
Non ha fornito ulteriori dettagli.
Il giudice lo ha mandato in detenzione preventiva almeno fino al 23 giugno. Sarà detenuto nel famigerato carcere di Lefortovo a Mosca, ha riferito la TASS.
Il ‘vice di Shoigu’
Gli attivisti, tra cui Navalny, sostengono da tempo che la corruzione è endemica nella Russia di Putin.
Gli arresti di figure governative di alto profilo sono rari e di solito sono il risultato di lotte politiche, dicono gli analisti.
Gli attivisti sostengono che le ingenti somme riversate nell’offensiva ucraina hanno dato ai funzionari nuove opportunità di arricchirsi attraverso contratti di appalto segreti.
I blogger militari russi, che da tempo criticano la gestione dell’offensiva da parte di Shoigu, hanno rapidamente collegato Ivanov al ministro della Difesa sui social media.
In un post che criticava Ivanov, il canale Telegram Grey Zone, collegato a Wagner, lo ha ripetutamente definito “il vice di Shoigu”.
“Anche lui, come Shoigu, proviene dal clan di famiglia”, si leggeva.
L’ex capo di Wagner, Yevgeny Prigozhin, aveva accusato Shoigu e altri funzionari del ministero della Difesa di corruzione e incompetenza prima della sua misteriosa morte, avvenuta lo scorso anno.
Il Ministero della Difesa non ha commentato l’arresto di Ivanov.
Poche ore prima che gli inquirenti annunciassero l’arresto di Ivanov, martedì, egli era apparso in un video pubblicato dal ministero in cui Shoigu si rivolgeva ai vertici militari sullo stato dell’offensiva in Ucraina.
