Un’accusa bomba scuote la Bulgaria: l’ex primo ministro Kiril Petkov è stato incriminato per abuso di potere. Venerdì scorso, le autorità lo hanno formalmente accusato di aver ordinato l’arresto notturno del suo predecessore, Boyko Borisov, e di due dei suoi collaboratori più stretti. Un episodio che rischia di lasciare un segno profondo nella politica del paese.
Gli arresti, avvenuti nel marzo 2022, avevano destato scalpore: Borisov, tre volte premier, il suo ex ministro delle finanze e il capo del servizio stampa furono trattenuti dalla polizia con l’accusa di estorsione e presunto uso improprio di fondi dell’Unione Europea. Ma tutto si concluse in un nulla di fatto: i tre vennero rilasciati dopo appena un giorno, poiché la procura riscontrò “gravi errori procedurali e una mancanza di prove sufficienti”
per procedere con l’incriminazione.
Convocato per un interrogatorio a Sofia, Petkov ha negato ogni responsabilità. All’uscita dall’ufficio della procura ha dichiarato ai giornalisti: “Sono stato incriminato”
. Ma le accuse contro di lui sono pesantissime.
Il procuratore Angel Kanev ha spiegato che Petkov, leader del partito riformista PP, avrebbe abusato dei suoi poteri nel 2022, ordinando “senza alcuna base legale, l’arresto di determinate persone”. Secondo Kanev, l’ex premier avrebbe addirittura dato disposizione alle forze di polizia di condurre perquisizioni “contrarie alla legge, nel cuore della notte, senza il permesso di un tribunale”
.
Borisov, leader del partito conservatore GERB, ha sempre respinto le accuse di corruzione e ha attaccato Petkov, accusandolo di aver orchestrato il suo arresto come parte di una strategia per “umiliarlo e promuovere la sua agenda anti-corruzione”
.
La Bulgaria, entrata nell’Unione Europea nel 2007, resta uno dei paesi più corrotti del blocco secondo l’indice di percezione della corruzione di Transparency International. Nel 2020, massicce proteste di piazza avevano costretto Borisov a lasciare il potere dopo quasi un decennio. Ma il governo riformista e anti-corruzione di Petkov, nato con grandi speranze, si è sgretolato in soli sette mesi, travolto da una mozione di sfiducia guidata dal partito GERB.
Da allora, il paese vive una crisi politica senza precedenti. Dal 2021, ben sette elezioni generali non sono riuscite a produrre un governo stabile. Anche GERB, vincitore delle ultime elezioni di ottobre, sta faticando a costruire una coalizione di governo. Le trattative per un’alleanza a tre o quattro partiti sono ancora in alto mare, lasciando il parlamento frammentato e incapace di agire.
Foto: [AFP]